Magari Orlando “si ni futti” pure questa volta, ma Gelarda no e, come preannunciato, deposita la mozione di sfiducia. Scocca “l’ora x” per il sindaco ma anche per l’opposizione. Come si comporteranno i consiglieri comunali? La settimana scorsa, hanno sfiduciato l’assessore alla Mobilità, Giusto Catania, con 21 voti favorevoli: un forte atto politico ma privo di effetti. L’Aula, infatti, non ha il potere di mandare a casa un componente della Giunta, ma il sindaco sì. Una parte si è già sfilata, il M5s invece ha parlato di “opposizione responsabile“, riducendo, così parrebbe, la potenza di fuoco degli inquilini di Palazzo delle Aquile che vorrebbero mandare a casa Leoluca Orlando. Non sfugge che nel comunicato diramato, sebbene chiaro nella sostanza, non sia stata scritta a chiare lettere la posizione contraria al voto di sfiducia.
Altri ancora, hanno proposto di votare il bilancio consolidato, cercare di porre un argine all’emergenza sepolture e al problema rifiuti. Sicuramente c’è chi è in buona fede. D’altra parte, chi ha qualche primavera sulle spalle come potrebbe non pensare a un attaccamento alla poltrona più che all’amore per la città? Si vedrà.
Intanto, oggi il capogruppo della Lega a Sala delle Lapidi, Igor Gelarda, la mozione di sfiducia l’ha depositata. Lo ha annunciato lui stesso nella propria pagina Facebook. “Ho appena firmato e depositato la mozione di sfiducia al sindaco Orlando, alla cui stesura ho partecipato. Ho agito secondo la mia coscienza. Ieri il sindaco ha chiaramente detto che non si dimetterà, che era la cosa che gli aveva chiesto il centrodestra. A questo punto la sfiducia è diventata un atto dovuto a Palermo e ai palermitani”.
Nei giorni scorsi, Gelarda ha pubblicato il video diventato virale in cui il primo cittadino, alla domanda di una cronista di PalermoToday, sui malumori a Palazzo delle Aquile, ha risposto “mi ni stai futtennu”. Un’uscita che non non è neppure nello stile del primo cittadino ma che, purtroppo, fa da pendant con l’infelice uscita di Giusto Catania che, dopo la sfiducia, ha scritto “Una risata vi seppellirà”. Una boutade fuori luogo per molti consiglieri, considerata l’emergenza sepolture a Palermo. Proprio questo tema, è stato uno dei motivi che hanno spinto l’azione di Gelarda.
Palazzo delle Aquile, Catania: “Sfiduciato? Non mi dimetto, una risata vi seppellirà”
“Ci sono oltre 900 bare che mi hanno imposto di firmare (la mozione di sfiducia, ndr) – dice – ci sono tonnellate di spazzatura per strada, centinaia di chilometri di manto stradale abbandonati e i ponti da troppi anni privi di manutenzione che mi hanno obbligato a farlo. A chiederlo sono i palermitani stufi dell’abbandono e della arroganza del sindaco“. Poi l’invito ai colleghi consiglieri a “fare l’unica scelta di amore e coerenza per Palermo: mandare a casa Orlando”.
Analogo appello quello di Francesco Scarpinato e Mimmo Russo, capogruppo e consigliere comunale di Fratelli d’Italia. Per loro, primi firmatari, si tratta dell’Amministrazione comunale “peggiore di sempre. Orlando dice che non si dimetterà mai? Lo sfiduceremo noi, consentendo ai cittadini di tornare a votare per liberarsi di questa Giunta. Ci auguriamo, inoltre, che tutto il centrodestra firmi la mozione, senza tatticismi o timori di andare alle urne”.
La mozione è stata depositata, ora vedremo se il Consiglio Comunale “si costerna, s’indigna, s’impegna, poi getta la spugna con gran dignità” o voterà la sfiducia per mandare il sindaco a casa così come ha ripetuto per mesi a mo’ di mantra.