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Vaccino Covid, Figliuolo: “Forse necessaria la terza dose”

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La terza dose del vaccino Covid potrebbe essere necessaria. È l’ipotesi prospettata dal generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario all’emergenza Coronavirus intervenendo in V Commissione della Camera dei Deputati (Bilancio, Tesoro e Programmazione), spiegando che ad oggi sono state “consegnate 28,3 milioni di dosi”.

“Eventuali criticità costituiscono un’enorme carica motivazionale che ci spinge ogni giorno a fare sempre di più nella massima trasparenza, rigorosità e nel pieno rispetto della legge. La poderosa e complessa macchina della struttura commissariale si sta rivelando uno strumento efficace e straordinario. Questa macchina deve condurre gradualmente nei prossimi mesi a un binario di ordinaria gestione dell’attività vaccinale futura che, stante gli attuali scenari, potrebbe prevedere la necessità di almeno un’ulteriore dose di richiamo”, dice Figliuolo.

“Al termine del primo trimestre del 2021, abbiamo ricevuto 14,18 milioni di dosi. Pfizer e Moderna hanno fornito quantitativi sostanzialmente in linea con la programmazione (8,75 milioni per Pfizer e 1,33 milioni per Moderna), mentre Vaxzevria (ex AstraZeneca), è risultata deficitaria di 1,24 milioni di dosi (4,11 milioni anziché 5,35 milioni)”. 

“Il previsionale del Secondo trimestre – ha proseguito – in base agli accordi preliminari di acquisto, prevede 54,7 milioni di dosi complessive delle citate tre aziende fornitrici, unitamente a Johnson&Johnson, le cui somministrazioni sono iniziate dopo la metà di aprile. Ad oggi, nel periodo aprile-maggio (2 mesi su 3 del Q2), sono state consegnate di Pfizer circa 19 milioni di dosi; di Moderna circa 2,5 milioni; di Vaxzevria circa 5,2 milioni; di Johnson&Johnson circa 1,6 milioni per complessive 28,3 milioni di dosi”. “Va da sé – ha concluso – che la progressione del piano nei tempi previsti, o più rapidi, non possa prescindere dalla consegna delle dosi necessarie, con distribuzione omogenea nel tempo, per garantire un regime di somministrazioni costante”. 

Il commissario Figliuolo chiede alle Regioni di intercettare “le persone vulnerabili” e quelle “poco avvezze all’uso dei sistemi informatici” per la vaccinazione, “verificando contestualmente il fenomeno delle mancate adesioni. È probabile che permarranno minime percentuali di non raggiungibili (alla luce di mancate adesioni e di chi non può essere vaccinato per altre motivazioni, magari di carattere sanitario)”. 

 

 

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