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È un catanese l’italiano rapito ad Haiti: è stato assessore di Musumeci

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Questa mattina un italiano, Giovanni Calì, 74 anni, ingegnere di Catania impegnato ad Haiti nei lavori per la costruzione di una strada, è stato rapito. Gli autori, che avrebbero già contattato la locale sede dell’azienda, agirebbero a scopo estorsivo. Sempre secondo le prime indiscrezioni sarebbe stata attivata l’Unità di crisi del Mae.

L’uomo ha un passato in politica, tra le altre cose infatti ha ricoperto il ruolo di assessore ai Lavori pubblici alla Provincia di Catania, durante la guida dell’attuale presidente della Regione, Nello Musumeci, nel 1995.

Durante l’eruzione dell’Etna, è stato pure Commissario all’emergenza. Alla provincia di Catania, rimase anche dopo l’addio di Musumeci, in qualità di esperto e consulente del suo successore, Giuseppe Castiglione. Abbandonata la politica, si è dedicato alla sua società di costruzioni specializzata in lavori all’estero. La famiglia è stata avvisata dalla Farnesina.

“Spero con tutto il cuore che Vanni Calì venga liberato al più presto”, dice il presidente Musumeci. “È un uomo coraggioso, un professionista di altissimo livello e di grande competenza. Qualità dimostrate anche quando gli affidai nel 1995, da presidente della Provincia Regionale di Catania, l’assessorato ai Lavori pubblici. Mi auguro che possa riabbracciare al più presto la sua famiglia e che questa brutta vicenda abbia rapida e positiva soluzione”.

 

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