“La scarcerazione di Giovanni Brusca richiama ancora una volta le sofferenze delle vittime e dei loro familiari e riaccende ancora più forte la loro indignazione. Questo momento conferma quanto bisogno vi sia ancora di verità e giustizia nel nostro Paese”. A dirlo dopo la scarcerazione per fine pena di Giovanni Brusca è il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.
Giovanni Brusca è stato scarcerato ieri perché ha scontato la sua pena. Dopo 25 anni di detenzione, durante i quali ha usufruito di 80 permessi premio, è libero. L’ex boss di San Giuseppe Jato, in provincia di Palermo, è l’uomo che ha premuto il pulsante che ha azionato il telecomando per la strage di Capaci dove morirono il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo.
Tra le atrocità di cui si è reso colpevole anche la morte del piccolo Giuseppe Di Matteo, figlio del pentito di mafia, Santino. Lui è stato il mandante dell’omicidio efferato del bambino sciolto nell’acido dopo un lungo sequestro.
