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Stato-mafia, l’accusa: “Da servitori dello Stato comportamenti delittuosi”

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Nella presunta trattativa tra Stato e mafia c’è chi ha “agito al di fuori degli schemi ritardando e distruggendo le prove, falsificandole, favorendo e depistando“. È l’atto di accusa del sostituto procuratore generale di Palermo Giuseppe Fici nel corso della requisitoria del processo sulla trattativa Stato-mafia in corso davanti alla Corte d’Assise d’appello di Palermo. “Sono decine gli inviti a tentare di fare chiarezza, basta ricordare l’intervista fatta ieri dal vicequestore aggiunto Manfredi Borsellino, figlio del giudice Paolo Borsellino“.

“In un processo penale sono importanti i fatti provati e non le suggestioni e, tuttavia, è molto difficile restare del tutto insensibili a ciò che in questa terra si sa da decenni – prosegue Ficitutti lo sanno, vox populi vox dei, espressione medievale che non si addice ai crismi del giusto processo, posto che le opinioni e i giudizi del popolo non possono essere ritenuti, in quanto tali, giusti e veri. E, tuttavia, come non tornare a quello che gridava con toni disperati una moltitudine di cittadini ai funerali di Falcone, Borsellino?. Come non ricordare la rabbia esasperata dei colleghi degli agenti di scorta uccisi nelle stragi di Capaci e in via d’Amelio?”.

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“Evidentemente – prosegue il magistrato – avevano intuito qualcosa e avevano persino aggredito il Capo della polizia Parisi, rischiando che la rabbia travolgesse anche l’allora Capo dello Stato Scalfaro. Noi non ripeteremo oggi frasi come ‘Fuori la mafia dallo Stato’ (il grido di battaglia delle Agende rosse, ndr) ma possiamo dire che vicende di questo processo ci hanno fatto capire che furono fatte alcune scelte di politica criminale e alcune attività, ovvero incomprensibili omissioni, sono state guidate da logiche rimaste estranee al corretto circuito istituzionale”.

Infine, Fici sottolinea che “È sufficiente ricordare che l’ex Capo dello Stato Ciampi pensava a un colpo di Stato, oppure che l’ex Capo della Polizia Parisi fece uso di una segnalazione del Sisde sicuramente falsa”.

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