Si sono appena conclusi a Milo, nel Catanese, nella cappella privata di Villa Grazia, i funerali in forma privata di Franco Battiato. Il cantautore, malato da diverso tempo e ormai lontano dalle scene, si è spento ieri all’età di 76 anni. Ancora numerose le persone che stazionano fuori dalla residenza dell’artista. Il feretro è uscito tra gli applausi, accompagnato da una folla che si ostinava a toccare con le mani il vetro dell’auto come a volerlo trattenere.
Tante le lacrime e la commozione per l’ultimo saluto al Maestro fuori dalla sua abitazione dove si sono appostate tante troupe televisive e persone che hanno stazionato nella zona in modo composto e discreto. Diversi gli artisti che hanno dato l’ultimo saluto a Franco Battiato, fra questi Alice, Luca Madonia, Carmen Consoli e Giovanni Caccamo. Il sindaco di Milo ha proclamato il lutto cittadino.
Il sacerdote: “È passato da una stanza all’altra” Hanno partecipato anche alcuni monaci buddisti come amici. “Franco era un cattolico. Era tutto, era anche cristiano. Ci sono stati diversi interventi e testimonianze di suoi amici e colleghi artisti”. A dirlo, padre Orazio Barbarino, prete di una chiesa di Linguaglossa, che stamane ha preso parte alla veglia di preghiera per dare l’ultimo saluto al musicista. “Come presbiteri abbiamo espresso il messaggio di Franco, ovvero che lui non è morto: la morte è un passaggio. Franco è passato da una stanza ad un’altra. È presente in mezzo a noi. Abbiamo anche ripetuto una preghiera che lui faceva: ‘Padre mio io mi abbandono a te. Fa’ di me ciò che ti piace. Qualsiasi cosa tu faccia di me, ti ringrazio”.