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Covid in Sicilia, 573 nuovi contagi e 17 morti in un giorno: il bollettino

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Sono 573 i nuovi contagi da Coronavirus in Sicilia riportati oggi nel bollettino del ministero della Salute: si arriva così ad un totale di 219.093 casi da inizio pandemia. Sfortunatamente, continuano ad esserci delle vittime: sono 17 i morti di oggi, in tutto 5.650 da quando si è manifestata l’emergenza. I dimessi sono  1.712 per una cifra complessiva di 195.434 pazienti guariti. Attualmente positivi ci sono 18.009 soggetti. I tamponi effettuati sono ora 4.211.778 di cui 22.269 eseguiti in 24 ore.

Ecco il dettaglio dei contagi per provincia: 32 ad Agrigento, 43 a Caltanissetta, 169 a Catania, 11 a Enna,  65 a Messina, 140 a Palermo, 36 a Ragusa, 52 a Siracusa, 25 a Trapani.

Da lunedì 17 maggio la Sicilia passa in zona gialla. Ad annunciarlo nel pomeriggio di oggi, è stato il presidente della Regione, Nello Musumeci, che ha manifestato entusiasmo per l’intesa trovata con il ministro della Salute, Roberto Speranza. Il governatore si è anche detto fiducioso per una pronta ripresa per tutte le categorie commerciali colpiti dai provvedimenti restrittivi che con un allentamento delle maglie, dovrebbero iniziare finalmente a respirare.

Covid, Sicilia in zona gialla dal 17 maggio. Musumeci: “Si torna a respirare”

Secondo il report settimanale Istituto superiore di sanità (Iss)-ministero della Salute sull’andamento di Covid-19 in Italia, cala leggermente l’indice Rt in Italia, che scende a 0,86 mentre la scorsa settimana era a 0,89. E “questa settimana continua anche il calo nell’incidenza settimanale”, che scende a “103 per 100.000 abitanti (3-9 maggio 2021) vs 127 per 100.000 abitanti (26 aprile-2 maggio)”. “Nessuna Regione è classificata a rischio alto secondo il Dm del 30 aprile 2020 per la terza settimana consecutiva. Quattro Regioni/Province autonome hanno una classificazione di rischio moderato (di cui nessuna ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane), mentre le altre Regioni/Pa hanno una classificazione a rischio basso”, si legge ancora.

 

 

 

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