Un’altra aggressione ai danni dei pescherecci Mazaresi in acque internazionali da parte di imbarcazioni turche. Per farli allontanare dalla zona di pesca, hanno accerchiato il San Giorgio I non lasciando presagire niente di buono. Questa volta, sembra che l’intimidazione non sia passata alle vie di fatto come successo l’altro ieri quando una motopesca ha preso a sassate e speronato il “Michele Giacalone”.
“Anche questa mattina – dice l’armatore Carmelo Gancitano – il nostro peschereccio ha subìto un nuovo tentativo di assalto da parte di alcuni motopesca turchi che lo stavano accerchiando, così il comandante ha deciso di allontanarsi nuovamente”. In un altro assalto avvenuto pochi giorni fa, il comandante è stato ferito da alcune schegge saltate dopo una scarica di mitragliatrice che ha colpito i vetri e altre parti della barca. È rimasto ferito alla testa e al braccio.
“In tutto il Mediterraneo ci sono alcune zone dove i fondali sono profondi e pescosi per il gambero rosso – spiega l’armatore – come in quel tratto di mare ed alcune zone di fronte la Libia. Se i nostri motopesca arrivano sino a lì è proprio per lavorare, visto che le nostre campagne sono focalizzate solamente sulla pesca del gambero rosso. Per noi rischiare la vita, con le minacce dei sequestri, dei colpi d’arma da fuoco e degli attacchi pirateschi seppur siamo in acque internazionali, è davvero un’assurdità”.