Covid: Sicilia, Sardegna e Valle d’Aosta arancioni fino al 16 maggio. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, a breve firmerà l’ordinanza. L’Isola, dunque, sebbene negli ultimi giorni abbia avuto numeri da “gialla” rimane nella fascia di rischio più alta mentre l’italia si tinge di giallo con neppure una zona rossa.
“Il ministro della Salute Roberto Speranza – dicono dal ministero – sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di regia” Covid-19, firmerà in giornata nuove ordinanze che andranno in vigore a partire dal 10 maggio. Nessuna Regione è in area rossa. Sono in area arancione le Regioni Sicilia, Sardegna e Valle d’Aosta. Tutte le altre Regioni e Province autonome sono in area gialla”. Sulla decisione che riguarda l’Isola potrebbero aver influito i dati sulle somministrazioni dei vaccini. il report della Fondazione Gimbe, diffuso ieri, ha rivelato infatti che la Sicilia è ultima per numero di inoculazioni nell’ultima settimana presa in considerazione. Vaccinazioni su cui, invece, occorre puntare sopra ogni cosa.
“Ci troviamo in una situazione di transizione dove i dati positivi delle vaccinazioni anti-Covid ci consentono settimana dopo settimana di conseguire livelli maggiori di libertà. Siamo però ancora in una fase in cui alcune misure come la mascherina, il distanziamento interpersonale, sono necessarie e le grandi aggregazioni non sono raccomandabili. Questo fino a livelli di copertura vaccinale molto ampi, che è un traguardo che possiamo guardare” e si giocherà “nell’arco dei prossimi mesi. Non è dunque una cosa che non riusciamo a vedere”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss) Silvio Brusaferro, durante la conferenza stampa sull’analisi dei dati del monitoraggio regionale della cabina di regia Iss-ministero Salute.
“Quindi da una parte la gradualità, dall’altra l’attenzione al rispetto delle misure anche individuali, evitando determinate aggregazioni”. Da un lato la possibilità di poter “pensare di superare alcune misure, dall’altra lo sforzo di tutti noi, delle persone e di tutto il Paese, a vaccinarsi che è poi il vero grande antidoto per poter consentire maggiori gradi di libertà”, ha concluso Brusaferro.