L’Amministrazione attiva può tirare un sospiro di sollievo dopo la nuova spaccatura che si è creata nei giorni scorsi nella maggioranza del sindaco Leoluca Orlando, oggi tutto sembrerebbe, almeno per il momento, rientrato. Ma di possibili nuove prospettive Cronaca di Sicilia ne parla con Rosario Arcoleo, capogruppo del Pd a Palermo.
“Adesso si deve guardare alle esigenze di Palermo, senza maggioranza o minoranza. È chiaro che oggi non c’è più una maggioranza, c’è un sindaco con un gruppo di consiglieri comunali, a partire dal PD e passando per Avanti Insieme per poi arrivare al gruppo misto, all’interno del quale ci sono alcuni consiglieri, Azione e Sinistra comune, è chiaro che le condizioni si dovranno valutare atto per atto in Aula e si dovrà chiedere la collaborazione delle opposizioni, in questo caso diventate maggioranza, per portare a casa atti che servono alla città”.
Ha parlato di collaborazione con le opposizioni, quale il rapporto tra Pd e M5S a Palermo?
“Il Pd e il M5S hanno avviato un’interlocuzione già da tempo, l’asse nazionale ha favorito questo percorso. Il nuovo M5S di Conte credo che abbia una marcia in più rispetto a prima, e credo che ci sia la possibilità di fare un’alleanza a Palermo partendo da Pd e M5S ma allargando sia alla sinistra, alle liste civiche e anche ai moderati e con tutte le forze progressiste che vorranno stare in questo percorso”.
Il Pd come si sta preparando alle elezioni del 2022?
“In questi giorni abbiamo lanciato le Agorà: noi cominceremo a parlare in tutte le circoscrizioni di Palermo, parlando alla città dei temi per la città, provando a coinvolgere non solo le forze del Pd ma anche altre forze che sono quelle sociali, produttive e tutto ciò che oggi è in difficoltà per i problemi Covid e non solo. Per quanto riguarda il Partito Democratico credo che si candidi ad essere baricentro politico della coalizione di cui parlavo prima, e di conseguenza non può arrivare impreparato a giugno 2022”.