“Non c’è stata zona rossa, è stato un rosa pallido. Occorre indirizzare tutte le energie e le risorse per spingere quella minoranza di italiani che non rispettano le regole individuali a rispettarle per il bene proprio e della collettività. Il sistema del lockdown era un sistema diverso, lì era facile fare i controlli. La storia dei colori sembra un concorso a premi: sei bravo se sei giallo, non sei bravo se sei rosso. Bisogna capire che non è un concorso a premi”. Così il sindaco di Palermo Leoluca Orlando intervenendo alla trasmissione “L’Italia s’è desta” su Radio Cusano Campus.
“Dopo il mio appello ho ricevuto un grande numero di consensi, questo fa capire che è una minoranza che non rispetta le regole, che ordina 40 pizze a casa – aggiunge – non si è interiorizzata la circostanza che ci sono stati 120mila morti, è come se non ce ne rendessimo conto. Altra cosa riguarda la parte economica: abbiamo chiesto al governo che ci sia un intervento non più di ristori tardivi e inadeguati, bisogna eliminare i costi fissi per aiutare le imprese, perché quando finirà la cig ci saranno milioni di disoccupati”.
“Il governo ha assunto una norma di prudenza che è in qualche modo una mediazione, ma ha anche detto che quando i dati lo consentiranno è pronto a prolungare l’orario del coprifuoco. Ma questo dibattito è solo politico. Il problema è che chi va al ristorante non rispetta le regole, che le persone continuano a comportarsi come nulla fosse. Bisogna far capire ai cittadini che sono responsabili delle loro azioni, finiamola di scaricare la responsabilità sulle forze dell’ordine. Facciamo un coro nazionale per dire ‘cretino’ a chi non rispetta le regole”.