Controlli a tappeto nel quartiere Zen di Palermo dove la polizia ha arrestato un uomo per detenzione di droga ai fini di spaccio e chiuso un locale abusivo in cui era stato improvvisato una sorta di pub. Non si fermano, quindi, i controlli dopo la sparatoria avvenuta lo scorso 23 marzo in via Filippo Patti, dove è andata in scena una vera e propria caccia all’uomo, a colpi di pistola, contro tre palermitani, padre e figli, che soltanto per pura coincidenza sono riusciti a sfuggire all’agguato, rimanendo soltanto feriti. Gli investigatori sono riusciti a risalire all’identità della maggioranza dei componenti del commando che ha fatto fuoco sui Colombo. Sei di loro sono stati arrestati
A finire in manette ieri per droga, N.R. pregiudicato trovato in casa con 259 dosi di hashish, 3 panetti della stessa sostanza e una banconota da 20 euro. La droga, circa 600 grammi, e il denaro ritenuto provento dell’attività di spaccio, sono stati posti sotto sequestro. L’uomo ha ammesso la responsabilità della detenzione di sostanze stupefacenti e si trova adesso rinchiuso nel carcere di Pagliarelli.
Gli agenti, durante ulteriori controlli, si sono imbattuti in un fabbricato di lamiera dove è stato scoperto un locale adibito a pub. Al suo interno, infatti, il gestore, che per tanti anni aveva svolto il servizio di raccolta rifiuti, aveva scelto di adottare un arredamento quanto meno “sui generis”, facendo ricorso a centinaia di suppellettili, certamente recuperate durante la sua attività lavorativa. In questo spazio, due top in muratura, decine di bicchieri in vetro, due banconi frigo industriali con dentro birre e bevande analcoliche che l’ottantenne rivendeva per la somministrazione agli avventori, in assoluta clandestinità, essendo sprovvisto di qualsiasi autorizzazione. L’attività commerciale è stata sequestrata ed all’uomo sono state contestate violazioni che comporteranno sanzioni la cui “forbice” è compresa tra 4000 e 24mila euro.