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Piano opere pubbliche, il “no” dell’Aula pesa: Orlando “striglia” la maggioranza

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Il pomo della discordia, questa volta, è il Piano triennale delle opere pubbliche a Palermo bocciato ieri dal Consiglio Comunale. Il documento, arrivato a Sala delle Lapidi con l’infausto viatico della commissione Urbanistica, che il giorno prima aveva dato il suo parere negativo, ha mostrato le ferite di una maggioranza ancora una volta spaccata.

Opere pubbliche: “Progetto bocciato, Palermo è senza un piano triennale”

È difficile in questo momento capire dall’esterno cosa stia passando per la mente dei franchi tiratori che ultimamente hanno impallinato la maggioranza orlandiana. In genere la pietra angolare di tutte le discordie, in seno a qualunque compagine, non va oltre lo scontento personale o indicazioni che potrebbero arrivare da altri palazzi della politica. Ma non è questo il caso, e non vale la pena dibattere su indiscrezioni. I fatti, però, sono argomenti testardi e raccontano la realtà di una maggioranza che è andata di nuovo sotto, ma questa volta il sindaco Leoluca Orlando punta l’indice nei confronti di chi rema evidentemente contro.

“A partire dalla bocciatura del piano per la riqualificazione dell’area del mercato ittico, la mancata sospensione del regolamento sulle sanzioni per l’evasione, passando per la bocciatura del bilancio consolidato, per la mancata approvazione dei regolamenti sui beni comuni e sui beni confiscati, e adesso del piano triennale delle Opere pubbliche – scrive Orlando in una nota congiunta con il vicensindaco Fabio Giambrone, e gli assessori Catania, Di Dio, Marano, Marino, Mattina, Petralia Camassa, Prestigiacomo e Zito – si assiste al ripetersi di voti ‘anomali’ da parte di consiglieri comunali che pure affermano di condividere e sostenere le scelte strategiche e l’operato dell’Amministrazione e che sono rappresentati all’interno della Giunta comunale”.

Il Piano è stato bocciato ieri con 16 voti contrari, 11 favorevoli e sei astenuti. “Si tratta evidentemente non di più di episodi, ma di scelte che riteniamo inaccettabili, frutto di un approccio ai rapporti interni alla coalizione, che rischia di causare danni insostenibili e forse irreversibili alla città. Noi continueremo a lavorare per il bene di Palermo, così come continueremo a pensare e ad agire considerando che sia necessario un approccio di squadra e della valorizzazione e del rispetto di ciascuna cultura e forza politica. È ovvio che chi non ha tale approccio e chi non lo manifesta con scelte amministrative concrete si pone di fatto al di fuori di un percorso politico e amministrativo”.

 

 


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