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Covid, il giorno della normalità con l’arancione: sperando nel comportamento civico | EDITORIALE

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12 aprile, un bel giorno. Le zone arancioni in gran parte d’Italia, potranno segnare la ripresa dell’economia e la convivenza più pacifica fra i cittadini che hanno rumoreggiato e protestato nelle piazze per le limitazioni del Governo alle aperture degli esercizi commerciali e delle scuole. Tutto bene, dunque, se non si trovano nuovi motivi di esasperazione che riporterebbero a nuova preoccupazione e al ritorno della situazione in “rosso”.

Si riparte dalle scuole: mai visto tanto amore di alunni e studenti per la frequenza nelle aule scolastiche, e tanto desiderio del pranzo in ristorante. È un segno positivo di rinascita, di frequentazioni, di ritorno alla normalità che si affida alla responsabilità collettiva di  non venir meno alle norme di sicurezza della salute già varate per il bene di tutti. Restano, comunque, ancora diversi nodi da sciogliere: colmare il vuoto nella distribuzione dei vaccini e fare chiarezza sulla Sanità siciliana, attualmente sotto inchiesta della magistratura per quanto concerne un servizio di trasporto pazienti affidato in appalto e che ha già portato a due arresti (come Cronaca di Sicilia riferisce). E rimane, in vista dell’estate siciliana,  da risolvere il “ristoro” agli albergatori e a quegli esercizi commerciali in perdita per le chiusure obbligate.

Il 12 aprile ricorre l’evento planetario di Gagarin, primo uomo (il secondo avvenne nel 1971) lanciato nello spazio sessant’anni fa dalla piattaforma sovietica. Due date, quel 12 aprile e questo 12 aprile in Italia che segnano tappe eccezionali nella ripresa dei valori umani, dell’ingegneria, del progresso e delle economie di oggi impegnate in Europa e nel mondo nella sconfitta del male del secolo chiamato Coronavirus, mentre Nello Musumeci, Governatore della Regione Sicilia, fa sapere che “noi non nascondiamo morti”  volendo porre a tacere le polemiche e sulle dimissioni in assessorato Sanità dei giorni scorsi abbattutesi sul suo governo.

Tutto sommato, le buone notizie non mancano e aprono a più fiducia nel futuro con prospettive di più aperture nei mesi prossimi e rinnovato comportamento civico e più coscienza responsabile.

 

 


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