I siciliani hanno paura degli effetti collaterali del vaccino AstraZeneca, l’80% dei prenotati rinuncia all’inoculazione del farmaco. Le notizie delle possibili correlazioni di morti per trombosi dopo aver ricevuto le fiale, nonostante le smentite dell’Ema, in vero mai del tutto nette, anzi, ha causato molti forfait. Ci sarebbe “un possibile collegamento con casi molto rari di trombi inusuali associati a bassi livelli di piastrine (…) il rapporto rischio-beneficio complessivo rimane positivo”, si legge sul sito governativo dell’Aifa. Poco per fare stare tranquilla la popolazione.
“In Sicilia c’è l’80% di rinuncia del vaccino AstraZeneca”, ha reso noto ieri il presidente della Regione, Nello Musumeci. “Su 100 persone, 80 dicono di no, è naturale che la condizione di allarme sia particolarmente elevata, ma abbiano il dovere di credere agli scienziati che dicono che è più pericoloso non vaccinarsi piuttosto che vaccinarsi. Per uscire da questo tunnel e smetterla di dichiarare zone rosse c’è una sola soluzione ovvero immunizzare la comunità siciliana, sottoporla a vaccino ed è quello di cui ci stiamo occupando”.
Inchiesta falsi dati Covid in Sicilia. Il governatore è poi tornato sulla vicenda dei presunti “dati manipolati” sostenendo che chiarezza va fatta ma puntualizzando di non comprendere tempi e modalità delle indagini. “Perché nascondervi che abbiamo subito un duro colpo in piena pandemia nel momento in cui la struttura viene privata del suo conducente e dei collaboratori. Veramente era necessario tutto questo o si poteva avviare l’indagine senza bisogno di determinare la crisi della macchina chiamata a combattere ora dopo ora minuto dopo minuto la pandemia in Sicilia?”.
“Sono domande che mi pongo senza alcuno spirito polemico o critico – ha aggiunto – ma ho il dovere di rispondere ai miei nipotini che mi chiedono perché. Il perché lo stabilirà la magistratura, ma perché così?”.