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Italiani spariti nel nulla in Messico, due poliziotti condannati a 50 anni di carcere

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Sono stati condannati a 50 anni di prigione due dei quattro poliziotti di Tecalitlán coinvolti nella scomparsa, nel 2018, di tre italiani in Messico. Si tratta, si legge sul sito messicano Mural, di Salomón Adrián Ramos Silva e Emilio Martines García, trovati colpevoli della “scomparsa forzata” di Antonio Russo e Vincenzo Cimino. La decisione della pena arriva dopo che una settimana fa era stato emesso il verdetto di colpevolezza.

Una terza poliziotta accusata, Linda Guadalupe, è riuscita a fuggire durante una pausa di una precedente udienza del processo, mentre il quarto poliziotto coinvolto, indicato come Fernando N, è morto in prigione.

Cimino e Russo, insieme a Raffaele Cimino erano scomparsi il 31 gennaio del 2018, ed erano stati visti per l’ultima volta a Tecalitlán, Jalisco, dove opera il potente cartel Jalisco Nuove Generation. A febbraio erano stati arrestati gli agenti con il sospetto di aver consegnato gli italiani ad un gruppo armato.

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