Si svolgerà venerdì 2 aprile l’interrogatorio dei tre arrestati nell’inchiesta sui falsi dati Covid in Sicilia comunicati all’Istituto Superiore di Sanità. Davanti al gip compariranno la dirigente generale del Dasoe Maria Letizia Di Liberti, il funzionario della Regione Salvatore Cusimano e il dipendente della società che si occupa della gestione informatica dei dati dell’assessorato EmilioMadonia. L’ex assessore regionale assessore alla Salute Ruggero Razza, che ha ricevuto un avviso di garanzia, si è avvalso ieri della facoltà di non rispondere. Dopo gli interrogatori il fascicolo, aperto dai magistrati di Trapani, verrà trasmesso alla Procura di Palermo, competente per territorio a indagare sulla vicenda.
Il procuratore aggiunto di Trapani, Maurizio Agnello, ha detto: “Il reato di falso è funzionale di solito ad altro. Apparentemente, l’unica spiegazione che ci siamo dati è che si volesse dare l’apparenza di una macchina sanitaria efficiente mentre così non era. O non lo era così come la si voleva fare apparire”.
Sulla scelta di Razza di non rispondere ai pm, Agnello che ha ribadito che è un suo diritto e che va rispettato “ma ho detto al suo avvocato che un amministratore pubblico dovrebbe avere il dovere di spiegare la sua posizione”.