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Falsi dati Covid: “Razza dice che i morti sono troppi, non diamoli tutti”

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“Ho parlato con Ruggero. Gli ho mandato i dati. E Ruggero dice che sono troppi, c’è il problema della domenica e di non darli tutti”. “Va bene”. “Di spostarli a domani un poco, ma te lo devo dire però, perché altrimenti…“. “Va bene gioia mia, certo“. A parlare, senza sapere di essere intercettati, sono la dirigente della Sanità della Sicilia Maria Letizia Di Liberti e il commissario per l’emergenza Covid Renato Costa.

La dirigente fa riferimento al numero di morti emersi quel giorno, ma dice a Costa di avere parlato con “Ruggero”, presumibilmente l’assessore regionale alla Sanità siciliana che è indagato nell’inchiesta sulla diffusione di dati falsi sul Covid in Sicilia.

“Quindi li abbasso a 285”, dice la dirigente. E Costa replica: “285, va bene”. “E domani… 295… comunque là siamo… e domani…”. “Va bene..”. “Li aggiungiamo, li spostiamo a domani”. La dirigente dice poi, in un’altra telefonata, a un interlocutore dell’ufficio di gabinetto dell’assessore Razza:Eh… abbiamo fatto una modifica perché me lo ha chiesto Ruggero”. “Eh, mi dici qual è il… me lo mandi quello giusto?”. “Eh, perché mi ha chiesto Ruggero di fare una modifica… eh… meno venti su Palermo…“. Quel “meno venti su Palermo” farebbe riferimento al numero di morti di quel giorno. Secondo la Procura i dati sarebbero stati alterati per evitare la zona rossa. “Quindi sono a Palermo quanti sono?”. “Eh, anziché 245…”. “Palermo 225…”. “Ok perfetto… capito?”. “Sì”.

Per il gip “Oltre a ciò, considerata la natura e le verosimili finalità degli illeciti commessi, sarebbe difficile se non impossibile ipotizzare un attivarsi del vertice dirigenziale in assenza di avallo dell’organo politico”.

Ma i dati sui decessi sembrerebbero essere solo la punta di un iceberg che invece coinvolgerebbe anche altri elementi diffusi sull’andamento del Covid in Sicilia. A parlare, questa volta, stando a quando scritto nell’ordinanza del gip, sarebbero Razza e Di Liberti. “Allora, su Palermo sono moltissimi, moltissimi, non ti dico quanti, perché secondo me non hanno comunicato quelli di ieri e dell’altro ieri alcuni”. Si parla dei soggetti positivi. “Quanti sono?”. “670. Solo su Palermo e quindi ho detto no, non se ne parla proprio perché questi sono i dati di tre giorni e non li posso dare tutti nello stesso giorno, assolutamente, questi sono…”. “Ma questi verifichiamoli prima”. “No, questi li controlliamo nella piattaforma ‘istituto’ se sono duplicati o non duplicati”.

“Ma in ogni caso più di 300 … io più di 300 non ne do oggi, e gli altri a poco a poco durante la settimana, perché gli ho detto questi sono i dati di tre giorni che non avete caricato, perché era chiuso Istituto Zooprofilattico, perché c’era… non avevano gli amministrativi dalla Barone, non avevano gli amministrativi da un’altra parte”, dice ancora la dirigente.

 

+++ In aggiornamento +++


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