Governo battuto a Sala d’Ercole sull’articolo 7 della Finanziaria e con il voto segreto. La norma introduceva la possibilità per la Ragioneria generale della Regione di esercitare la propria attività ispettiva nei confronti degli enti vigilati e delle società partecipate regionali anche attraverso avvocati, commercialisti, aziendalisti, revisori dei conti, magistrati e avvocati dello Stato in quiescenza, oltre che attraverso dirigenti o funzionari statali e regionali in quiescenza. Inutile la difesa dell’assessore all’Economia Gaetano Armao: con 37 voti favorevoli e 16 contrari il sì ad un emendamento soppressivo ha cancellato l’articolo.
Procede dunque a rilento e tappe forzate la discussione in Aula della Finanziaria che dopo lo slittamento degli ultimi giorni ha subito l’ennesimo rinvio pure ieri. Nella mattinata di ieri l’ennesima sospensione. Dopo il via libera all’articolo 9 (Disposizioni su Riscossione Sicilia), il presidente Gianfranco Miccichè ha rinviato i lavori alle 16 per una riunione dei capigruppo: l’obiettivo era riuscire a trovare un’intesa per consentire un esame più spedito del testo. “Occorre stabilire un limite agli interventi e decidere quello che necessario perché venga approvato in tempi utili per pagare stipendi dei dipendenti delle partecipate della Regione”, ha detto in Aula il presidente dell’Ars. Il dibattito è poi proseguito nel pomeriggio con il governo che è andato sotto sui controlli sulle partecipate.
Nel corso della giornata di ieri, ad ogni modo, sono stati approvati gli articoli 9 su “Disposizioni su Riscossione Sicilia”, 4 che riguarda le “Disposizioni in materia di contenimento e razionalizzazione della spesa” per le partecipate regionali, e agli articoli 15 (Rigenerazione amministrativa della pubblica amministrazione), 18 (Comando personale sanità), 27 (Disposizioni per il settore della forestazione) e 31 (Contributi per la redazione degli strumenti territoriale e urbanistici). Riprenderà questa mattina alle 11 l’esame all’Ars della manovra Finanziaria.
