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Le infermiere siciliane eroine dell’umanizzazione, ma se ne parla poco | EDITORIALE

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Se ne parla poco delle nostre eroine in questa Sicilia ancora riservata, timida nell’elogiare il merito della professionalità di quanti operano per il bene della nostra salute, in particolare nel periodo del Covid e delle vaccinazioni. Sono le infermiere che si affiancano ai medici, infermiere ospedaliere e volontarie, come medici impegnati nelle corsie degli ospedali e anche come medici volontari. L’umanizzazione silenziosa però efficace, nelle corsie dei nosocomi, sulle ambulanze private, a domicilio.

Le infermiere non hanno orari, sono sempre disponibili e il loro “servizio” lo compiono con scrupolo e professionalità, infondono fiducia e conforto perché il paziente, o anche chi deve sottoporsi alla puntura vaccinale, è un paziente fragile, timoroso, preoccupato; queste nostre infermiere e medici sono i protagonisti nella campagna vaccinale negli hub dove si verificano lunghe code all’aperto. Un appello di sostegno alle infermiere è stato lanciato dalla Confcommercio di Palermo, per creare le condizioni di velocizzazione della campagna vaccinale e che si concluda entro maggio, perché, dice l’appello, “anche senza lavoro si muore”; la Protezione civile nazionale, fa sapere, che mobiliterà più infermiere volontarie possibile per rispondere, in via urgente, a tutte le esigenze dell’assistenza sanitaria.

Umanizzare vuol dire non considerare più il paziente come numero, ma come persona. Siamo abituati, purtroppo, alle corsie ospedaliere superaffollate per mancanza di spazi, a letti improvvisati nei corridoi degli ospedali, alle lunghe faticose code ai centri di pronto soccorso, alle visite, anche di controllo sullo stato di salute, rinviate a causa delle crescenti richieste e del poco personale sanitario disponibile: il Covid ci ammonisce: cambiare in fretta tutto il sistema di assistenza, rendere possibile l’efficienza con una organizzazione ospedaliera ineccepibile. Però, anche le cliniche private siciliane devono fare la loro parte, nell’umanizzazione verso i propri pazienti.

È doveroso che ogni settore faccia fronte all’emergenza sanitaria. In questo senso, il Commissario per l’emergenza Paolo Figliuolo ha contattato il presidente della Sis 118 per le vaccinazioni a domicilio alle persone fragili e non autosufficienti con l’uso di auto mediche e con medici e infermieri 24 ore al giorno, anche nei giorni festivi. Ha risposto Mario Balzanelli, a cui recentemente è morta la madre per Covid, presidente del 118: vaccineremo gratuitamente tutti coloro che ne hanno bisogno.  Anche la Regione Sicilia ha l’obiettivo di un piano vaccinale velocizzato per tutti, anche senza prenotazione e solo con l’esibizione del tesserino sanitario presso i centri di vaccinazione.

Ognuno pronto a fare la sua parte nel cammino dell’umanizzazione: per la Sicilia si apre, così, la speranza per tutti, in particolare per anziani e diversamente abili.

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