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Processo “Open Arms”, udienza preliminare per Salvini oggi a Palermo

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La Procura di Palermo a inizio udienza, nel procedimento a carico di Matteo Salvini per sequestro di persona nella vicenda Open Arms, ha chiesto l’ingresso in aula della stampa. L’udienza preliminare è a porte chiuse. La difesa non si è opposta. Ora spetta al gup Lorenzo Iannelli decidere se fare entrare i giornalisti.

“Buongiorno e buon sabato da Palermo, Amici. Pronto all’udienza in tribunale come ‘sequestratore di persona’: ieri, oggi e domani sempre a difesa dell’Italia. Grazie di esserci, non si molla mai”, ha scritto su Facebook Salvini.

Il processo riguarda i fatti di agosto 2019. L’accusa è di sequestro di persona e omissione di atti ufficio per avere impedito alla nave di attraccare a Lampedusa. Si era detto che a bordo ci fossero 151 migranti, 163 secondo Open Arms, rimasti in mare per 19 giorni. Anche nella richiesta di rinvio a giudizio il numero delle persone a bordo della nave della Ong spagnola continua ad essere incerto.

Il gup di Palermo ha ammesso i comuni di Palermo e di Barcellona come parti civili. Ammessa anche l’ong di Emergency. Infine il giudice Lorenzo Jannelli ha ammesso la Costituzione di parte civile di due naufraghi. Salgono così a 23 le parti civili nel procedimento a carico del leader della Lega accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti di ufficio. La Procura di Palermo si è opposta a tutti i documenti prodotti dalla difesa di Matteo Salvini, in cancelleria il 16 marzo “in quanto relativi ad un periodo antecedente”. Ad eccezione delle trascrizioni delle deposizioni rese nell’udienza preliminare per la nave Gregoretti a Catania.

La Procura di Palermo ha chiesto al gup di produrre la decisione del comitato dell’Onu dei diritti umani del 29 gennaio 2021 con cui l’Italia è stata condannata per “non avere agito tempestivamente in relazione ad un evento sar verificatosi al di fuori delle acque territoriali italiane”.

“Si trattava di provvedimenti adottati dal ministro dell’Interno, quale autorità nazionale di pubblica sicurezza, di concerto con il ministro della difesa e con il ministro delle infrastrutture e trasporti, secondo le rispettive competenze, informandone il presidente del consiglio dei ministri”, avrebbe detto Matteo Salvini nella dichiarazioni spontanee, riferendosi al “divieto di ingresso, transito e sosta nel mare territoriale nazionale”.

Il gup Jannelli, dopo una breve camera di consiglio, ha accolto tutte le richieste di accusa e difesa. Entrano così nell’udienza preliminare gli atti depositati dalla difesa di Salvini ma anche la decisione del comitato dell’Onu per i diritti umani del 29 gennaio 2021

+++ In aggiornamento +++

 


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