Le reazioni, gli eventi avversi e gli effetti collaterali dei vaccini contro il Covid somministrati in Italia possono andare dai dolori al gonfiore, dall’arrossamento locale fino a problemi che interessano l’area cardiocircolatoria. Lo spiega l’immunologo Mauro Minelli, responsabile per il Sud della Fondazione italiana di medicina personalizzata.
“Reazioni che sono evenienze assolutamente possibili e non solo, ovviamente, per i vaccini anti-Covid. Ciò che non possiamo conoscere oggi sono le eventuali reazioni di lungo corso, quelle che potranno accadere nei mesi o negli anni a venire”, spiega Minelli. “Tuttavia, dobbiamo anche considerare che l’immunità offerta dai vaccini, sia AstraZeneca che Pfizer e Moderna, sembra destinata ad attenuarsi nell’arco temporale di 10-12 mesi, ciò che potrebbe far credere che non possano esserci rilevanti effetti critici ritardati connessi a questa vaccinazione”.
“Quanto, invece, agli effetti più immediati, che possono conseguire alla somministrazione dei tre vaccini attualmente in uso nel nostro Paese, questi possono essere distinti in ‘molto comuni’, ‘comuni’ e ‘non comuni’ – sottolinea Minelli – e vanno dalla dolorabilità della parte interessata, al calore, al prurito, ai lividi nel punto di inoculazione; e poi brividi, dolori articolari, gonfiore e arrossamento locale, febbre superiore ai 38 gradi centigradi, malessere generale con vomito e diarrea”.
“Sono, invece, effetti ‘non comuni’ sonnolenza, vertigini, diminuzione dell’appetito, ingrossamento dei linfonodi, sudorazione eccessiva, eruzione cutaneo di tipo orticarioide. Tutti, comunque, a risoluzione piuttosto rapida che, quando non spontanea, può essere efficacemente conseguita con l’ausilio di qualche compressa di paracetamolo (la Tachipirina, ndr)”.
“Per i vaccini Pfizer e Moderna va sottolineato che le reazioni avverse sono quasi sempre del tipo ‘molto comune’ e ‘comune’ e si configurano come gonfiore e dolore nel sito di iniezione, dolori muscolari e articolari, astenia, sonnolenza, mal di testa – aggiunge Minelli – dopo il vaccino Pfizer-BioNTech sono stati osservati anche disturbi del gusto, parestesie e vertigini, mentre in seguito a somministrazione di vaccino Moderna, nausea e dolori addominali. In generale tutti questi effetti risultano più frequenti dopo la somministrazione della seconda dose”.
Con riferimento, infine, al vaccino Sputnik, le analisi sulla sicurezza generale e sugli eventi avversi “ne hanno evidenziato la buona tollerabilità – conclude Minelli – in linea con le attese degli sperimentatori, sono stati riscontrati effetti collaterali molto lievi e di breve durata simulanti, in particolar modo, eventi simil-influenzali con possibile dolore nel punto di iniezione. I dati risultanti dai primi studi segnalano pochi eventi avversi gravi ma solo associati a comorbilità già presenti”.