Stamattina i poliziotti della Divisione Polizia Anticrimine hanno confiscato beni e denaro per un valore di 500mila euro al 54enne gelese Rosario Consiglio. L’uomo, sorvegliato speciale, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza sarebbe esponente di rilievo della mafia di Gela e denominata “gruppo Alferi”.
Pregiudicato per ricettazione, reati ambientali, violazione di sigilli, tentata truffa, è stato condannato per lesioni personali e per violazione delle norme per fronteggiare l’emergenza rifiuti in Campania e delle misure urgenti di tutela ambientale. La confisca è il risultato di una lunga attività d’indagine da cui sarebbe emersa “un’evidente sproporzione fra i redditi dichiarati dal Consiglio e il valore reale dei beni nella sua piena disponibilità intestati, anche, ai familiari più stretti”.
Nel corso degli anni, Consiglio sarebbe riuscito ad accumulare ingenti capitali grazie alla gestione di attività illecite del clan e avvalendosi della forza intimidatrice del gruppo mafioso. “L’appartenenza al sodalizio mafioso è stata accertata attraverso le dichiarazioni di vari collaboratori di giustizia e dalle indagini svolte dal personale della Squadra Mobile di Caltanissetta. L’organizzazione era dedita alla commissione di delitti di ogni genere e, principalmente, estorsioni, furti, danneggiamenti seguiti da incendi, usura, anche con l’uso delle armi”.