Sono 672 i nuovi contagi da Coronavirus in Sicilia riportati oggi nel bollettino del ministero della Salute: si arriva così ad un totale di 158.865 casi da inizio pandemia. Sfortunatamente, continuano ad esserci delle vittime: sono 18 i morti di oggi, in tutto 4.305 da quando si è manifestata l’emergenza. I dimessi sono 813 per una cifra complessiva di 141.038 pazienti guariti. Attualmente positivi ci sono 13.522 soggetti. I tamponi effettuati sono ora 2.701.655 di cui 23.638 eseguiti in 24 ore.
Questa mattina, il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha candidato la Sicilia come per produrre vaccini anti-Covid e lo ha fatto scrivendo al ministro per lo Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti. Il governatore si è detto speranzoso e ha annunciato una missione a Roma per i prossimi giorni.
MORTI SOSPETTE. Sul fronte dei vaccini, se la fiducia dimostrata dagli over 70 che in meno di 24 ore dall’apertura delle prenotazioni hanno già aderito in 90mila, inizia invece a vacillare dopo le morti sospette di tre agenti delle forze dell’ordine. Il primo, Giuseppe Maniscalco, a Trapani, verso la fine di febbraio. Il militare di 54 anni è morto poco dopo aver ricevuto il siero AstraZeneca. L’autopsia ha escluso, oggi, un nesso tra la somministrazione del farmaco e il decesso.
Ieri a Catania, è morto un sottufficiale della marina militare, Stefano Paternò. L’uomo originario di Corleone, prestava servizio ad Augusta: è deceduto il giorno dopo l’inoculazione. Causa del decesso, l’arresto cardiaco. Si attende l’autopsia per capire il motivo, però, dell’arresto cardiaco, considerato che si tratta di un evento imprescindibile per chi perde la vita, al di là della causa che lo ha provocato. La Procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta con 10 indagati per omicidio colposo.
Infine, un agente di polizia, Davide Villa, deceduto 12 giorni dopo aver ricevuto il siero. L’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, ha intanto ritirato il lotto dei vaccini che, sembra, sia lo stesso da cui sono stati prese le dosi inoculate alle tre vittime.