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È morto Giuseppe Puliafito, la penna garbata del giornalismo siciliano

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È morto improvvisamente, il 7 marzo scorso, Giuseppe Puliafito, 56 anni, direttore della testata 24live, un nome che per molti anni è stato sinonimo di passione, dedizione e integrità nel panorama dell’informazione locale. La sua morte, avvenuta mentre stava assistendo a uno degli eventi del Milazzo Film Fest, al Teatro Trifiletti di Barcellona Pozzo di Gotto, ha lasciato tutti senza parole e con il cuore spezzato. Giuseppe è stato colto da un malore che lo ha costretto a fermarsi e ad essere soccorso immediatamente. Dopo il primo intervento, è stato trasportato d’urgenza in codice rosso all’Ospedale Fogliani di Milazzo, dove, purtroppo, non c’è stato nulla da fare. Il suo cuore ha cessato di battere, lasciando un vuoto incolmabile in tutti coloro che lo conoscevano.

Giuseppe Puliafito era molto più di un Direttore: era una figura di riferimento per l’intera redazione, per i colleghi e per la comunità di Barcellona Pozzo di Gotto. La notizia della sua morte ha fatto in pochi minuti il giro delle pagine social e dei giornali locali, con tanti che, increduli, hanno scritto un ultimo saluto a quello che consideravano un amico, un maestro e un collega insostituibile. Un cronista che ha dedicato la sua intera vita al giornalismo, con un impegno che non conosceva pause e una passione che traspariva in ogni singolo articolo. Era un uomo che aveva sempre davanti a sé i principi di etica e giustizia, ma soprattutto di umanità. La sua professione non era solo un lavoro, ma una missione: raccontare la verità e servire la comunità con uno sguardo critico ma sempre rispettoso.

La sua direzione di 24live ha portato la testata a diventare una delle più apprezzate e rispettate della zona, un faro per i lettori e un punto di riferimento per i colleghi. Sotto la sua guida, la redazione ha affrontato sfide importanti, ma sempre con quella serenità e quella gentilezza che lo contraddistinguevano. Non era solo il Direttore di una testata: era una figura paterna per molti, un amico sincero, un sognatore che credeva fermamente nel potere del giornalismo come strumento di crescita e miglioramento sociale.

 

Cronaca di Sicilia si unisce al dolore della famiglia per la perdita di un caro collega e amico.

 

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