La presidente di Confcommercio Patrizia Di Dio nei giorni scorsi ha scritto al prefetto di Palermo Giuseppe Forlani per segnalare i gravi disservizi in cui si imbattono le aziende, specialmente in un “momento di crisi economica senza precedenti”. Confcommercio ha quindi invitato tutte le imprese associate a segnalare, con un apposito modulo anche digitale, in via riservata, disservizi o anomalie riscontrate nel funzionamento degli uffici pubblici a qualsiasi livello.
“La cattiva burocrazia ha un costo elevato per le imprese – afferma la presidente Di Dio – anche a causa del ‘lavoro agile’ previsto dall’emergenza sanitaria, abbiamo riscontrato casi di inefficienza e inadempienza che stanno determinando di fatto la paralisi di uffici nevralgici per le imprese, che non riescono a ricevere servizi essenziali per lo svolgimento delle proprie attività”.
Confcommercio ha quantificato infatti in circa 70 miliardi la perdita dovuta proprio all’inefficienza della pubblica amministrazione e la Di Dio sottolinea anche che “gli standard della Sicilia sono peggiori rispetto alla media italiana che è già preoccupante, ed è a rischio la ripartenza della nostra economia. Ci sentiamo abbandonati da un’amministrazione pubblica spesso matrigna, con sacche di cialtroneria e menefreghismo che ci indignano”.
Confcommercio Palermo ha deciso quindi di istituire uno sportello dedicato ai propri associati, presso cui raccogliere segnalazioni motivate e circostanziate da inoltrare poi alle autorità competenti per le opportune verifiche e gli eventuali provvedimenti. Il numero uno di Confcommercio si è rivolto al prefetto Forlani, affermando quanto abbia “mostrato grande capacità e sensibilità nell’affrontare, nel ruolo di massima carica istituzionale, i problemi di cui è investita la città”.
“Le imprese in questo momento di crisi – conclude Di Dio – hanno bisogno di ottenere risposte rapide e certe ai tanti quesiti imposti da una burocrazia troppo spesso farraginosa”.