Dopo il premier Giuseppe Conte lo dice anche il ministro Roberto Speranza: la scuola è una priorità ma se dal 4 maggio in poi i Dpcm hanno allargato le maglie, adesso occorrono provvedimenti più stringenti.
“È evidente che stiamo vivendo una nuova fase, la curva dei contagi sta risalendo in tutta l’Italia e nel resto dell’ Europa. Il messaggio che stiamo dando al Paese con le nuove misure è che occorrono restrizioni e non possiamo escluderne altre più dure, ma in settori specifici e settoriali”.
In audizione presso la commissione parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza, il ministro ha poi ricordato che la scuola è uno dei temi su cui puntare maggiormente l’attenzione.
“La mia idea – aggiunge – è provare a lavorare su due ambiti. favorire lo smart working e incentivare le differenziazioni di ingresso di uffici pubblici e istituti scolastici. Partirei da queste due strade provando a non entrare immediatamente dentro le questioni che riguardano la scuola che per il governo è una priorità assoluta”.