SCORRI LE FOTO IN BASSO
L’Orto Botanico di Palermo lunedì riaprirà le porte, per il momento solo di mattina: dalle 9 alle 14, dal lunedì al venerdì, in attesa di aprire nei fine settimana come ogni altro luogo della cultura. C’è la Tetradenia Riparia che riempie il Giardino dei Semplici di una cascata di piccoli fiori rosa confetto, protagonisti tra le altre piante medicinali e le verdure spontanee. E c’è la Bauhinia, l’albero-orchidea, coloratissima e in piena fioritura, con le sue infiorescenze a grappolo: i fiori sbocciano al mattino per poi perdere tutti i petali verso mezzogiorno e il giorno seguente riparte una nuova fioritura.
Già dopo il primo lockdown il polmone verde di Palermo aveva accolto una natura rigogliosa che in oltre due mesi era ritornata prorompente e straordinaria. Adesso questo nuovo stop di quasi quattro mesi ha permesso una vera e propria esplosione green: specie rare rigogliose, angoli da riscoprire in completa sicurezza, all’ombra dell’enorme Ficus o lungo le vasche popolate da piante acquatiche. E non solo loro: basta percorrere il viale degli agrumi per perdersi tra la zagara, visto che “pompelmi, aranci e pomeli somigliano a tanti alberi di Natale spontanei“, dice il direttore dell’Orto Botanico, Rosario Schicchi, che invita anche a raggiungere la serra delle orchidee: è piccola e quindi non è possibile l’accesso in questo periodo, ma basta avvicinarsi ai vetri per scoprire le fioriture rare.
Ma frequentare l’Orto Botanico dell’Università di Palermo vuol dire entrare in un luogo innanzitutto “sicuro” con i suoi dieci ettari di verde, dove ognuno potrà muoversi come se si trovasse in un “giardino” personale ampio e libero, ma dove verrà sempre garantito il distanziamento di 2 metri tra i visitatori, dove seguire percorsi di visita programmati, facilitati anche dalla app scaricabile sul proprio smartphone.
SCORRI LE FOTO IN BASSO