Ricco fine settimana a Giardini Naxos per la terza edizione del Festival “Ierofanie”, in corso fino al 27 ottobre nei Parchi archeologici di Naxos e Segesta, con la direzione artistica di Claudio Collovà, il coordinamento degli incontri culturali di Fulvia Toscano, la produzione esecutiva e l’organizzazione di Francesco Panasci per Panastudio productions. In questo primo weekend gli appuntamenti del Festival saranno nel Parco archeologico di Naxos, mentre dal 25 al 27 ottobre “Ierofanie” si sposterà al Parco archeologico di Segesta. Il Festival, promosso dall’assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’identità Siciliana, Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, è nato da un’idea di Fulvia Toscano condivisa con gli stessi Claudio Collovà e Francesco Panasci. Gli incontri culturali, le visite, i laboratori e gli spettacoli sono ad ingresso libero, fino a esaurimento posti.
Sabato 19 ottobre. Il programma del fine settimana incomincia sabato 19 ottobre, con un’iniziativa inserita nel ciclo intitolato “CustoDire la soglia”, curata da Fulvia Toscano e dedicata agli approfondimenti sul Sacro: alle 17.30, nel Parco archeologico di Naxos, si presenta il libro “Naturismo futurista” di Guido Andrea Patuasso. Insieme all’autore interverranno Andrea Parasiliti, saggista e Francesco Rovella, fondatore e curatore della galleria Carta Bianca. “Naturismo Futurista”, con la pubblicazione di manifesti, articoli e saggi, ripercorre il cammino di Marinetti e di quei futuristi, come Prampolini, Thayaht, Ginna e Fillia – solo per ricordarne alcuni –, che seguirono un’alimentazione vegetariana, ipotizzarono la possibilità di nutrirsi con le pillole (proprio come accaduto per i primi astronauti russi e americani), sperimentarono tecniche per la realizzazione spirituale dell’individuo derivate dalla teosofia, dall’antroposofia e dalle culture esoteriche orientali, progettarono abitazioni in perfetta armonia con l’habitat naturale e rivendicarono l’utilizzo di macchine agricole per eliminare la fatica del lavoro nei campi.
Furono anti-nudisti e contrari a ogni forma di esterofilia. Da Naturismo futurista. Ritorniamo alla terra! L’anima verde di Marinetti e dei futuristi emerge anche, come in letteratura, la concezione utopistica di una civiltà moderna ed ecologista dei futuristi avesse trovato riscontro nella trama di racconti e di versi che sancivano l’incontro tra la natura e la nascente sensibilità dell’uomo nuovo. Guido Andrea Pautasso è studioso delle avanguardie artistiche del Novecento, membro del comitato scientifico dell’Archivio Thayaht&Ram, della Fondazione Julius Evola e del comitato scientifico per Evola Artista: ha pubblicato diversi studi dedicati al Futurismo, alla riscoperta della proto-fantascienza italiana, all’Arte alimentare di Piero Manzoni. Cura dal 2017 la rubrica Arte da Mangiare/Eat Art sulla rivista “AW ArtMag”.
Maltempo in Sicilia, Festival Ierofanie: rinviato il concerto di Angelo Sicurella
La performance sonora intervallata da momenti strumentali immersivi, si avvale di pianoforte e sintetizzatori, chitarre e basso, batteria e drumpad. I testi, presentano un rimando continuo alle condizioni socio-politiche attuali, a contenuti esistenziali, al rifiuto delle condizioni imposte dal capitalismo imperante e con una poetica languida e decadente, in cui alla condizione costernante di una politica sempre più distante dalle necessità della polis, si contrappone l’amore per la vita e la necessità del Sacro che abita in ognuno di noi. È qui che politico e sacro ridefiniscono il movente esistenziale dell’essere umano, in armonia con la natura, nella consapevolezza del presente, figlio di una resistenza al declino che diventa per questo stesso motivo esistenza.
Angelo Sicurella è cantante, producer e compositore di musica elettronica sperimentale. Fondatore, della band Omosumo. Il suo è un cantautorato elettronico e immersivo. I suoi testi parlano di amore per la vita e di rifiuto di ogni tipologia di violenza. La ricerca musicale, incentrata sull’uso dei sintetizzatori e di suoni elettronici, affonda le radici nella ricerca della spiritualità e del sacro, anche attraverso l’uso della voce.
Domenica 20 ottobre. Domenica 20 ottobre, dalle 10 alle 13, al Parco archeologico di Naxos si terrà “L’invisibile prende forma e fiorisce nel mistero dei corpi”, laboratorio di danza butoh, condotto da Valeria Geremia. Per info e iscrizioni: siculabutoh@gmail.com. Il laboratorio è aperto a chiunque abbia il desiderio di sperimentare un viaggio di ricerca sul corpo e del proprio paesaggio interiore, originario e puro, per aprirsi al movimento e generare il proprio flusso di danza. Un percorso che cerca di affinare l’ascolto dello spazio interno, profondo, sacro ed unico di ciascuno, sperimentando le connessioni tra il corpo e questo nucleo interno ricco di memorie ed emozioni.
Tramite diverse pratiche su vari modelli energetici, i partecipanti potranno confrontarsi con i propri limiti, capacità e tendenze, utilizzandoli come preziosi elementi per far emergere la propria danza e permettere all’inconscio creativo di manifestarsi, per la riscoperta del corpo primitivo, la danza dell’anima. La danza, realizzata come una meditazione, farà immergere nel momento presente, e qui che si cercherà di essere totalmente, attenuando le proiezioni della mente e assaporando la potenza e sacralità del percepirsi nello spazio, sentirlo risuonare in se stessi, e connettersi, realizzare unici momenti di apertura al vivere/danzare nell’equilibrio, nel conflitto, nel creare e distruggere, delicatezza e potenza come natura insegna.
Valeria Geremia danzatrice e coreografa Butoh, insegnante di Yoga e operatore Shiatsu, approfondisce gli studi di danza a Berlino dove segue un corso di formazione presso l’Accademia di danza moderna Ballett Zentrum. Nel 2008 fonda la compagnia Sicula Butoh che la porterà a realizzare collaborazioni con vari artisti internazionali. Nel 2018 inizia il suo progetto “Butoh Caravan” che incarna la volontà di mettere insieme danzatori Butoh e artisti di tutto il mondo.
Sempre domenica 20 ottobre, alle 17.30, per la sezione “CustoDire la soglia”, è in programma una visita guidata alla mostra “Ecate. La via del desiderio” di Stefania Pennacchio, allestita nei viali del Parco archeologico di Naxos. Con l’artista interverrà Fulvia Toscano. “Ecate: la via del desiderio” è la mostra della scultrice Stefania Pennacchio che, appunto, dal 14 giugno e fino al 30 ottobre 2024 è in corso nel Parco archeologico di Naxos: sei grandi opere punteggiano il sito della prima colonia greca in Sicilia, evocando uno degli archetipi di Ecàte, Dea capace di far sorgere i desideri e di infondere la forza necessaria per realizzarli. Un progetto che include un’esperienza di arte relazionale, coinvolgendo i visitatori a ritrovare i propri sogni, a darvi corpo e ad affidarli simbolicamente alla Dea. Nata da un’idea dell’artista e della direttrice uscente del Parco archeologico Naxos Taormina, l’archeologa Gabriella Tigano, la mostra ha la curatela di Angelo Crespi, direttore generale della Pinacoteca di Brera a Milano.
Stefania Pennacchio è un’artista dedita all’indagine e alla sperimentazione della scultura ceramica. I materiali prediletti sono le argille, i metalli, le pietre. La scelta non è casuale, poiché tutte le loro caratteristiche e qualità vengono tradotte nella complessità della figura femminile, raccontata con introspezione attraverso gli archetipi della cultura classica e mitologica occidentale. Apprezzata da critici come Philippe Daverio e Jean Blanchaert, è stata ambasciatrice della cultura italiana nel mondo per EXPO Milano 2015. Le sue opere sono presenti in numerose gallerie e collezioni private (Versace, Blanchaert, Rocco Guglielmo). Ha esposto a Monaco, Nizza, New York, alla Biennale di Venezia, in Cina, Giappone, Cipro e Grecia.
Il primo fine settimana del Festival terminerà domenica 20 ottobre, alle 19.30, al Parco Archeologico di Naxos (Teatro della Nike) con il concerto “Battiti e respiri”, di Davide Campisi (voce e tamburi) e Salvo Compagno (voce, tamburi e percussioni). In replica venerdì 25 ottobre al Parco archeologico di Segesta. Il concerto “Battiti e respiri”, scritto ed eseguito dal duo Campisi\Compagno, ha per protagonista una voce che batte e un tamburo che racconta. L’idea nasce dal desiderio di incontrarsi come percussionisti e di fare incontrare i suoni dei tamburi a cornice e la voce della musica popolare del meridione d’Italia con i suoni del sud del mondo, passando da Africa, India e Sudamerica. Un racconto dalle emozioni profonde e dalle atmosfere ancestrali, che culla con suoni mai gridati e con voci mai troppo percosse: un concerto di battiti e respiri in un anelito di spiritualità che riguarda tutti noi.
Davide Campisi conduce ricerche sul campo di antichi “cunti” siciliani e partecipa a numerose manifestazioni multiculturali e di ricerca etno-antropologica. In Marocco approfondisce le tradizioni musicali del luogo, la tecnica del bendir, strumento popolare magrebino, e lo studio della musica ebraica klezmer, esibendosi in trio. Numerose le sue partecipazioni a festival italiani ed europei. Dal 2005 conduce corsi di tamburo a cornice come percorsi a sé o integrati ad altre forme e tecniche di espressione artistiche quali teatro e danza. Salvo Compagno,autore e percussionista con il gruppo musicale Akkura, fondatore e docente presso l’Accademia La Bottega delle Percussioni, ha collaborato con diversi artisti, tra i quali Moreno Veloso, Cesare Basile, Aesdana, Mario Incudine, Antonella Ruggiero, BandaLuna, Fabrizio Cammarata, Vlado Kreslin, Edoardo De Angelis, Hevia, Simone Cristicchi, Nick The Night Fly, e molti altri. Numerose le sue partecipazioni a festival nazionali e internazionali. Ha, inoltre, composto musiche per la danza e per il teatro.