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Perché ai palermitani puoi togliere tutto ma non il sole di Mondello quando la temperatura supera i 15 gradi. Ed è cosi che anche oggi, in barba al divieto di stazionamento valido fino al 5 marzo, in centinaia si sono riversati nella borgata marinara, affollando la spiaggia, il belvedere e, legittimamente, i ristoranti finalmente aperti e pieni zeppi di gente. Meno legittima, invece, la ressa e gli assembramenti davanti ai locali in attesa di prendere posto all’agognato tavolo. Alle 15, c’era ancora chi tentava di trovare un posto per mangiare.
In spiaggia si consuma un film comico con gli uomini della guardia di finanza con gli anfibi sulla sabbia, costretti a fermarsi capannello dopo capannello (vedi il video in alto) per ricordare a chi sta sostando che sta violando l’ordinanza comunale voluta dal sindaco Leoluca Orlando dopo gli assembramenti, sempre a Mondello, del 6 febbraio. Oggi non c’era la stessa fiumana di 15 giorni fa, la temperatura è stata meno clemente, ma era impossibile per le forze dell’ordine stare dietro a tutti.
Ci vorrebbe un esercito e la chiamata al senso di responsabilità da parte delle istruzioni a poco o a nulla è valsa. È irragionevole chiedere a forze dell’ordine e istituzioni di prendersi carico della emergenza pandemica se poi si sfruttano le falle delle normative: “Quindi se cammino avanti e indietro posso rimanere, se mi distendo sulla tovaglia da mare mi fa la multa?”. La frase non è di un giovanissimo. Neanche di un giovane. Dà però la misura di quello che rischia di succedere un’altra volta, in termini di contagi, se non si inizia a comprendere che le regole vanno rispettate per uscire una buona volta dalla pandemia e non per non incappare nelle maglie della giustizia.
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