Tra Mondello e Partanna, a Palermo, c’è una strada intitolata a chi definiva i meridionali “una razza maledetta” . “Il sindaco Orlando concorda con la senatrice Segre circa la necessità di cancellare il nome di Vittorio Emanuele III da scuole e strade in quanto firmatario delle leggi razziali e colpevole di molte altre cose, per cui merita l’oblio”. Lo dice Igor Gelarda, capogruppo della Lega al Consiglio comunale di Palermo, che aggiunge: “Il tentativo di sviare l’attenzione dei media dal fatto che la città è ormai al collasso ha probabilmente fatto dimenticare al sindaco che Palermo è l’unica città ad avere intitolato una strada ad Alfredo Niceforo, un criminologo e scienziato di origini catanesi, che può essere considerato il teorizzatore del cosiddetto ‘razzismo antimeridionale’, teorizzando una netta distinzione etnica tra italiani settentrionali e meridionali con una razza mediterranea e barbara al Sud e una germanica e civilizzata al Nord”.
“Affermò anche che il maggior numero di omicidi commessi in Sicilia, Calabria e Sardegna – prosegue Gelarda – fosse da imputare agli elementi africani e orientali che si trovavano nei meridionali, facendone diventare l’indole più violenta e pronta al crimine. Ma il culmine Niceforo lo raggiunse in un libro nel 1898 quando definì i meridionali ‘la razza maledetta che popola tutta la Sardegna, la Sicilia e il Mezzogiorno d’Italia dovrebbe essere trattata col ferro e col fuoco‘, ritenendo necessario applicare due diverse forme di governo per il Nord e il Sud d’Italia. La Lega non può tollerare che un razzista, anzi ancor peggio un ideologo del razzismo – conclude Gelarda – abbia una strada intitolata nella nostra città”.
Da qui la richiesta formale al sindaco affinché “si cambi immediatamente nome a via Alfredo Niceforo, che si trova tra Mondello e Partanna, e che questa strada venga piuttosto intitolata ad Angelina Romano, una innocente ragazza di 8 anni fucilata, a Castellammare del Golfo, dai soldati piemontesi nel 1862″.