Lunedì gli studenti delle scuole superiori ritorneranno in aula. Per questo motivo sono state prese delle misure per il contenimento dei contagi: screening, controlli a campione, in alcune strade sono state disegnate le strisce per i posti moto ed evitare così assembramenti all’interno degli istituti ma a Palermo c’è un fianco scoperto: il taglio alle corse degli autobus che invece dovrebbero essere potenziate per consentire a studenti e scolari di spostarsi in sicurezza. L’Amat, l’azienda che si occupa del trasporto pubblico nel capoluogo, infatti, ha dato una sforbiciata agli straordinari con la conseguente diminuzione delle corse.
A denunciarlo, il consigliere comunale Giulia Argiroffi: “Lunedì in tanti tornano a scuola… in sicurezza?, scrive su Facebook. “Il Comune ha un piano? Lo abbiamo chiesto agli assessori Catania, Marano (mobilità e scuola) e all’Amat, ma… non si sono presentati e scopriamo che hanno tagliato gli straordinari quindi già da ieri abbiamo 50 autobus al giorno in meno”.
“A Palermo dovrebbero girarne minimo 600 (Istat) – aggiunge – per garantire un servizio minimo. Ne sono previsti 170, ma ne escono 120 (il fine settimana 35…), di questi, 20 rientrano per danno (escono per fare numero…) e 50 nel pomeriggio per mancanza di personale. Da ieri altri 50 in meno. Cioè: in piena emergenza sanitaria quando la capienza di ogni vettura è ridotta e i mezzi dovrebbero essere potenziati – conclude Argiroffi – a Palermo il Comune riduce un servizio che fa già schifo (poi il sindaco chiude le scuole e dá la colpa a tutti gli altri…)”.