Un lungo percorso di analisi quello di Diego Nicolosi, dove lo stesso artista segue le tracce del vivere secondo necessità, cercando di eludere lo spettro di apparati istituzionali e di leggi stabilite dalle multinazionali, atte a rimuovere i sogni per dar vita a protagonismi, competizioni, appartenenze.
“Il capitale della mia poesia” il cantautore di origini siciliane lo racconta così: ”Il mio interesse, più che rappresentare, è cercare di gettare le basi in ambito musicale di un modo di pensare che in Italia non viene né colto né valorizzato. Un orizzonte di pensiero che non si presta ad alcun condizionamento/confezionamento/luogo comune, così invece ampiamente diffuso e radicato nella realtà multi-face del mainstream e persino in quelle etichette cosiddette ‘indipendenti’, dove il pensiero, piuttosto, si situa lontano, all’orizzonte.”
Il progetto, nato con il supporto di un crowdfunding, è stato realizzato in collaborazione con il Maestro Clemente Ferrari (noto produttore ed arrangiatore di artisti come Fiorella Mannoia, Max Gazzè e Carmen Consoli) e masterizzato nello studio Energy Master di Milano. Ad accompagnare il brano un videoclip, in uscita l’8 febbraio 2021 su Youtube, scritto e montato dallo stesso artista insieme al videomaker Dan Persoglio, attraverso il quale si è voluto giocare sull’evocazione e l’ironia.