Il cantante neomelodico palermitano Tony Colombo è stato arrestato questa mattina insieme alla moglie Tina Rispoli nell’ambito di un blitz anticamorra effettuato a Napoli. Entrambi si trovano adesso in carcere. Sono in tutto 27 le persone coinvolte nella vasta operazione: le accuse sono, a vario titolo, di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione aggravata, violenza privata aggravata, associazione a delinquere finalizzata alle turbative d’asta aggravata agevolata, associazione a delinquere aggravata dall’aver agevolato un clan mafioso e dal contrabbando internazionale di tabacchi lavorati esteri. Nell’ambito dell’operazione sono stati sequestrati beni mobili e immobili per un valore di circa otto milioni di euro.
Tony Colombo e Tina Rispoli, chi è la coppia arrestata nel blitz anticamorra
Secondo le ricostruzioni fatte dagli inquirenti, Tony Colombo e la moglie Tina Rispoli, vedova del boss Gaetano Marino, sarebbero stati in affari con il clan camorrista dei Di Lauro. Per gli inquirenti, infatti, i due avrebbero contribuito ad allestire una fabbrica di sigarette per confezionare i pacchetti prodotti con il tabacco importato dall’estero. Il tutto per poi, sembrerebbe, rivendere le “bionde” in tutto il territorio nazionale e anche oltre i confini nazionali. Sempre secondo gli investigatori, inoltre, Colombo e Rispoli avrebbero creato un brand di abbigliamento con il marchio “Corleone” e una bevanda energetica chiamata “9 mm” (9 millimetri, il calibro di un proiettile, ndr).
Brand, questi, che le forze dell’ordine definiscono “evocativi e quasi ammiccanti al mondo della criminalità organizzata”. Per quanto riguarda il clan Di Lauro, invece, dall’inchiesta emergerebbe pure che attraverso società fittizie intestate a terzi ci sarebbe stata una sorta di svolta imprenditoriale: da qui la gestione di una palestra, una sala scommesse, supermarket. Il contrabbando di sigarette, invece, si sarebbe basato sull’importazione di tabacchi dall’Europa orientale (su tutti Bulgaria ed Ucraina) per poi rivendere in Italia.