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Coronavirus in Sicilia: 766 nuovi contagi, 30 morti e 823 guariti

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Sono 766 i nuovi contagi da Coronavirus in Sicilia riportati oggi nel bollettino del ministero della Salute: si arriva così ad un totale di 136.869 casi da inizio pandemia. Sfortunatamente, continuano ad esserci delle vittime: sono 30 i morti di oggi, in tutto 3508 da quando si è manifestata l’emergenza. I dimessi sono  823 per una cifra complessiva di 91.159 pazienti guariti. Attualmente positivi ci sono 42.202 soggetti. I tamponi effettuati sono ora 1.817.208 di cui 32.749 eseguiti in 24 ore.

Ecco il dettaglio dei contagi per provincia: 226 a Catania, 330 a Palermo, 80 a Messina, 10 a Ragusa,  47 a Trapani, 26 a Siracusa, 35 ad Agrigento, 1 a Caltanissetta, 11 a Enna.

Buone notizie sul fronte degli screening rivolto alla popolazione scolastica. In tutta la provincia di Enna sono risultati solo cinque i positivi a fronte dei 3.597 tamponi antigenici somministrati. Questo il bilancio che lascia ben sperare effettuato negli istituti superiori dell’Ennese. Anche a Trapani i risultati hanno rivelato un’inversione del trend rispetto alle scorse settimane. Qui, gli screening dedicati agli studenti e al personale scolastico delle scuole secondarie di primo e secondo grado, si sono conclusi con soli 62 casi positivi su un totale di 10.749 tamponi.

Sul fronte vaccini, invece, oggi il presidente regionale dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, Gaetano Renzo Minincleri ha scritto al governatore Nello Musumeci e all’assessore Razza per chiedere anche in Sicilia priorità nella somministrazione vaccinale per queste categorie protette. Tema delicato quello dei sieri. Dopo Pfizer e AstraZeneca, infatti, pare si preannuncino altri tagli sui vaccini a causa della riduzione delle forniture da parte di Moderna. A dirlo il 29 gennaio, il commissario straordinario all’emergenza Covid, Domenico Arcuri.

Intanto, oggi è il primo giorni di “zona arancione” per la Sicilia che negli ultimi tre giorni ha fatto segnare il record di guariti. Come hanno detto le massime cariche istituzionali regionali e locali, adesso, spetta la parte più importante alla popolazione. Non è da escludere che al di là della scienza, dei ristori che arrivano a singhiozzo, la carta più importante da giocare sia proprio nelle mani di chi, ormai allo stremo della resistenza, mal sopporta le restrizioni necessarie per eliminare definitivamente il virus.

+++ In aggiornamento con i dati delle province e altre notizie +++

 


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