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VIDEO | Migranti, barchini in fila al porto di Lampedusa: oltre 2mila arrivi

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Barchini pieni di migranti sono in fila indiana all’ingresso del porto di Lampedusa, al molo Favaloro, oggi martedì 12 settembre 2023. Centinaia di persone ammassate sulle barche in legno pronte ad approdare sulla maggiore delle isole Pelagie. Persino i lampedusani sono sorpresi da queste scene. In poche ore sono arrivate circa 2.000 persone, il numero esatto al momento è impossibile conoscerlo, in 58 sbarchi. Tutti con barchette di piccole dimensioni. Si pensa che ci siano delle cosiddette “navi madre” che accompagnano i migranti fino a poche decine di miglia da Lampedusa e poi li lasciano andare sui barchini.

A bordo sono prevalentemente uomini, ma ci sono anche delle donne e minori. Polizia di Stato e carabinieri al lavoro per le per identificazioni. Nell’hotspot di contrada Imbriacola ci sono più di 2mila ospiti. In 600 già stamattina si sono lasciati alle spalle l’isola a bordo del traghetto di linea che in serata giungerà a Porto Empedocle.

Quaranta dispersi. Circa 40 persone sarebbero disperse nel Mediterraneo dopo che la barca in acciaio con cui erano partiti da Sfax, in Tunisia, si è capovolta. A raccontarlo sono stati i 40 naufraghi soccorsi dal veliero Nadir di ResqShip sbarcati lunedì mattina a Lampedusa.Ci hanno detto di aver visto circa 40 persone in acqua poche ore prima del nostro arrivo, più a ovest – racconta Paula Gaess, coordinatrice delle comunicazioni a bordo della Nadir – La barca si era capovolta e la gente stava urlando forte per chiedere aiuto”.

I migranti sarebbero anche stati in grado di identificare alcune delle persone in mare dato che la barca era partita da Sfax solo poco prima della loro. “Non c’era alcun aiuto in vista – hanno raccontato – li abbiamo dovuti lasciare in acqua”. L’equipaggio della Nadir ha più volte riferito le informazioni sul naufragio alle autorità competenti e alle navi nella zona con la richiesta di avviare una ricerca coordinata. L’aereo da ricognizione Osprey 2 dell’agenzia europea Frontex e la nave Ong Sea Punk 1 sono andati alla ricerca del relitto, ma senza successo.

 

 

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