“Il responsabile del centro vaccinale di Scicli, come dimostra la nota dell’Asp in mio possesso, è stato rimosso lo stesso giorno in cui si è avuta notizia di un fatto che è grave e increscioso”. Così l’assessore alla Salute della Regione Siciliana Ruggero Razza ha risposto all’Ars sul caso del centro vaccini del Ragusano in cui sono stati somministrati vaccini anti Covid a soggetti che non ne avevano diritto.
Arriva così un aggiornamento sulla vicenda resa nota il 26 gennaio e che vede coinvolti due dirigenti dell’Asp di Ragusa sospesi dal servizio per 30 giorni dopo gli accertamenti dell’assessorato alla Salute della Regione Siciliana. Dagli accertamenti e dalle indagini dei carabinieri, sarebbe emerso che i vaccini sarebbero stati inoculati ad alcuni familiari dei due dipendenti dell’Asp che non erano in lista e non ne avevano diritto. Razza ha poi aggiunto di sperare che la Sicilia “possa uscire dalla zona rossa il 31 gennaio”.
Il responsabile della salute a Palazzo d’Orleans, oggi all’Ars per riferire sulla situazione pandemica in Sicilia ha fatto sapere che nel giro di 48 ore si saprà se l’Isola potrà uscire dalla zona di alto rischio per rientrare in quella arancione. Il calo, sembra, dei contagi degli ultimi giorni lascerebbe ben sperare. “Ancora qualche ora e potremo capire se l’indice Rt, come sembra dalla riduzione dei contagi, ci consentirà di condividere con il governo centrale il possibile declassamento di rischio per la regione”.
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