È stata presentata ieri, nella Sala Onu del Teatro Massimo di Palermo, Lampedus’amore, la manifestazione legata al Premio giornalistico internazionale intitolato a Cristiana Matano, la giornalista prematuramente scomparsa nel 2015, e in programma a Lampedusa dal 6 all’8 luglio. Alla conferenza stampa, moderata dalla giornalista Elvira Terranova (Adnkronos), hanno partecipato, con il presidente dell’Associazione “Occhiblu” Filippo Mulè che ha illustrato il programma, il sovrintendente della Fondazione Teatro Massimo Marco Betta, il capo di gabinetto dell’assessorato al Turismo, Daniela Segreto, il presidente del Corecom Sicilia Andrea Peria, il commissario straordinario dell’Asp di Palermo Daniela Faraoni, il presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, Roberto Gueli, il segretario di Assostampa Sicilia Giuseppe Rizzuto e i rappresentanti degli sponsor.
Giornalismo, solidarietà, impegno sociale, cultura, teatro, musica, mostre, premi, convegni: c’è tutto questo nell’ottava edizione di Lampedus’Amore-Premio giornalistico internazionale Cristiana Matano, ma soprattutto c’è la voglia di continuare un percorso complesso ed entusiasmante, assicurando all’evento la consueta qualità e la presenza di personaggi di grande spessore che si alterneranno nel consueto quartier generale di piazza Castello. Obiettivo: accendere i riflettori sul Mediterraneo e su Lampedusa in particolare, terra di frontiera, di accoglienza, di emergenze, ma anche di straordinarie bellezze.
Un intenso programma anche quest’anno con un’apertura affidata al talento di Andrea Bosca, uno degli attori più conosciuti e affermati in Italia, vincitore anche di un Nastro d’Argento, che porterà in scena lo spettacolo teatrale “La luna e i falò” di Cesare Pavese, ripercorrendo la storia di Anguilla, un emigrato che ha fatto fortuna in America e poi ritorna nelle Langhe. Due appuntamenti si svolgeranno negli spazi dell’aeroporto, dove saranno allestite due mostre: “L’eredità di Falcone e Borsellino”, realizzata dall’agenzia Ansa e curata dai giornalisti Franco Nicastro e Franco Nuccio, e “Il giornalismo che non muore”, realizzata e curata dall’Ordine dei Giornalisti di Sicilia in omaggio ai cronisti siciliani uccisi della mafia e dal terrorismo. La sala convegni dello scalo lampedusano, inoltre, ospiterà il seminario “Dalla guerra alle migrazioni, raccontare le crisi e l’Europa che verrà”.
Non mancherà la musica: protagonisti saranno il cantautore di origine albanese Ermal Meta, uno dei principali esponenti del pop italiano, vincitore del Festival di Sanremo 2018, e l’elegante cantautrice romana Marina Rei. E poi le performance dell’attrice Ester Pantano, le riflessioni colte di Ascanio Celestini e tante altre “chicche” – da un video che ricorda la visita di Papa Francesco a Lampedusa a un omaggio alla società sportiva Calcio Napoli, campione d’Italia – che faranno da contorno alla serata di gala in cui si assegneranno i Premi giornalistici.
“Saranno tante le personalità della cultura, del giornalismo e dello spettacolo che anche quest’anno faranno tappa nel centro del Mediterraneo per condividere un progetto nato nel 2016 e che, per l’ottava volta, prosegue il suo percorso morale e sentimentale”, ha commentato Filippo Mulè, presidente dell’associazione Occhiblu. “I vincitori del Premio giornalistico – che verranno comunicati il 7 luglio – sono stati selezionati dalla giuria da un folto e qualificato numero di elaborati pervenuti, una partecipazione forte che ci dà forza e conferma la bontà di una iniziativa che è cresciuta tanto e si è affermata per credibilità e varietà di proposte”.
“Saranno tre giorni di contaminazioni e condivisioni per ricordare Cristiana e celebrare la cultura, la solidarietà e il bello su quello straordinario scoglio chiamato Lampedusa che da sempre regala emozioni e lezioni di umanità. Tre giorni per continuare un sogno, riaffermare i valori dell’integrazione tra i popoli e per abbracciare e raccontare la vita”.