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Mafia, arrestato a Messina presunto mandante dell’omicidio Costanza

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La Squadra Mobile di Messina ha arrestato nella serata di ieri, su richiesta della Dda dello Stretto, Domenico Virga, 58 anni, ritenuto il mandante dell’omicidio di Francesco Costanza avvenuto nel settembre 2001, sulla strada tra San Fratello ed Acquedolci. Virga è considerato un elemento di spicco di Cosa nostra e, in particolare, del mandamento di San Mauro Castelverde.

Costanza, vicino agli ambienti della criminalità organizzata di Mistretta, è stato ucciso con colpi di arma da fuoco esplosi con un pistola calibro 7,65 e, successivamente, finito con alcuni colpi di pietra alla testa.

Un contributo determinante per le indagini sull’omicidio è arrivato dalle recenti dichiarazioni rese dal collaboratore di giustizia Carmelo Barbagiovanni, detto ‘U muzzuni’ ed esponente della famiglia mafiosa ‘dei batanesi’. Barbagiovanni si è accusato dell’omicidio di Costanza che avrebbe commesso insieme a Sergio Costanza, ucciso anche lui nel 2010 nelle campagne di Centuripe, in provincia di Enna.

Costanza sarebbe stato ucciso perché avrebbe chiesto il pizzo a ditte impegnate in lavori nel comprensorio territoriale ai confini tra le province di Palermo e Messina, alcune delle quali riferibili all’imprenditore di Bagheria Michele Aiello, ritenuto vicinissimo al capo di Cosa Nostra Bernardo Provenzano. Le lamentele di Aiello sulle richieste di Costanza sono arrivate a Giuffrè che ha chiesto a Virga di risolvere la questione.

Le dichiarazioni di Barbagiovanni sono state confrontate dagli inquirenti con quelle rese, circa 20 anni prima, dal collaboratore di giustizia Antonino Giuffrè, detto ‘Manuzza’, e più di recente con quelle di Carmelo Bisognano, uno dei più autorevoli rappresentanti della famiglia mafiosa di Barcellona Pozzo di Gotto. I collaboratori hanno riferito del summit svoltosi in un casolare abbandonato a Tusa nel quale fu decisa l’eliminazione di Costanza.

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