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I ministri di Renzi si dimettono, ora è crisi di governo

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“Abbiamo convocato la conferenza per annunciare dimissioni di Teresa Bellanova, Elena Bonetti e Ivan Scalfarotto”. Matteo Renzi, leader di Italia Viva, annuncia così l’uscita dei 3 esponenti del partito dal governo guidato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Per l’ex premier “la crisi è aperta da mesi, e non da noi”, mentre oggi, aggiunge, “non ci sono stati contatti con il presidente del Consiglio”. 

Abbiamo fatto nascere questo governo contro il senatore Salvini che chiedeva i pieni poteri. Non consentiremo a nessuno di avere i pieni poteri”, ha poi spiegato Renzi continuando: “Noi non giochiamo con le istituzioni, la politica non è un reality show, non si fa con le veline ma affrontando i problemi nelle sedi politiche, nelle sedi istituzionali, in Parlamento. La Costituzione non è una storia su Instagram”.  

“Abbiamo posto tre questioni al premier. La prima è di metodo: non consentiremo a nessuno di avere pieni poteri, abbiamo fatto un governo per non darli a Salvini”, spiega quindi Renzi, che torna anche sulla delega ai Servizi: c’è stato, dice un uso “discutibile della delega”.

Quali sono gli sbocchi della crisi? “Spetta a Conte deciderlo. Ho messo un solo paletto: no ribaltoni e no alla destra sovranista e antieuropeista. Poi – spiega Renzi – si è pronti a discutere di tutto: un governo con la stessa maggioranza, un governo tecnico oppure andare all’opposizione. Non ci interessa il nostro destino ma quello del Paese”. Ma “se ci vogliono – aggiunge – non è che ci prendono come segnaposto. Quando ci mettiamo a lavorare non ci facciamo prendere in giro”. 

 

 

 

 

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