Lecce. Altro materiale relativo al duplice omicidio dei fidanzati di Lecce è stato trovato nell’appartamento in cui viveva il ragazzo accusato del delitto, e reo confesso, Antonio De Marco.
C’è anche un biglietto, simile a quello già trovato dagli investigatori, sul quale è segnato il cronoprogramma dettagliato del delitto. Nel “pizzino”è indicato anche il tempo necessario per l’esecuzione del piano (compresi i tempi di percorrenza dell’itinerario per raggiungere la casa delle vittime e la permanenza sul luogo del delitto) calcolato in un’ora e mezza.
“Ho fatto una cavolata so di aver sbagliato. Li ho uccisi perché erano troppi felici e per questo mi è montata la rabbia” . Sarebbero queste le parole con le quali Antonio De Marco avrebbe motivato agli investigatori l’assassinio di Daniele De Santis ed Eleonora Manta.
Lo si apprende da fonti investigative. Lo stesso comandante provinciale dell’arma dei carabinieri Paolo Dembech ha escluso il movente passionale “che al momento non si evidenzia” spiegando ai giornalisti che le ragioni andavano a ricercarsi nel periodo di convivenza con la coppia la cui felicità potrebbe avrebbe avere infastidito il presunto omicida, che è un ragazzo “introverso, chiuso, con poche amicizie”.