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“Open Arms”, Salvini a Palermo: “Rischio la galera, ma rifarei tutto”

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Furgoni blindati della Polizia e dei Carabinieri, agenti ovunque, transenne per impedire l’accesso a chi non è accreditato. È blindata la zona attorno all’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo per la prima udienza preliminare del processo a carico di Matteo Salvini accusato di sequestro di persona e omissioni di atti di ufficio. Ammessi solo gli avvocati, le parti civili che chiederanno di essere ammesse, e i giornalisti accreditati.

Il senatore leghista è arrivato intorno alle 9,30, a bordo della sua auto blindata è stato accompagnato direttamente dentro i cancelli del bunker che ospitò il primo maxiprocesso alla mafia. Poco prima di lui è arrivata l’avvocato Giulia Bongiorno.

Il processo “Open Arms” riguarda i fatti di agosto 2019. L’accusa è di sequestro di persona e omissione di atti ufficio per avere impedito alla nave della ong spagnola di attraccare a Lampedusa. A bordo c’erano 151 migranti, 163 secondo Open Arms, rimasti in mare per 19 giorni. Oltre a 5 dei soggetti trattenuti sulla nave spagnola chiederanno di costituirsi parte civile  Legambiente, l’associazione Accoglie Rete, l’Ong Save Human e l’Arci. L’udienza si terrà nell’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo.

“Il reato – ha dichiarato ieri il leader della Lega – prevede 15 anni di galera poi non so se i 15 anni di Catania si potrebbero sommare a quelli di Palermo, cosi facciamo cifra tonda: 30. Sorrido per modo di dire, però quando ho fatto il ministro sapevo di correre dei rischi. Di solito – ha poi aggiunto – un presunto colpevole rinnega, io rivendico con orgoglio di aver salvato vite, di avere difeso confini, dignità e sicurezza. I morti in mare sono aumentati dopo la mia uscita dal ministero”.

“Nell’agosto del 2019 – ha scritto su Facebook Open Arms, il 7 gennaio – durante la #Missione65 abbiamo soccorso 163 persone, costrette poi ad attendere 21 giorni in mare prima di poter raggiungere un porto sicuro. Il 9 gennaio a Palermo si svolgerà l’udienza preliminare per decidere se l’ex Ministro degli Interni, Matteo Salvini, debba essere sottoposto a processo per sequestro di persona e omissione di atti d’ufficio. Noi saremo lì a nome di tutte le persone che provano ad attraversare il mare e vedono la loro vita e i loro diritti violati”.

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