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Gas, errore di Putin e bollette che calano

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Due buone notizie, tutte e due sul fronte del gas. La prima, già evidente da qualche settimana, è che Vladimir Putin ha sbagliato i suoi calcoli, perché l’Europa ricattata da Mosca, grazie agli stoccaggi, alle forniture alternative e alla riduzione dei consumi, ha trovato il modo per liberarsi dal punto vista energetico. L’altra, legata alle quotazioni del gas costantemente in discesa, è che le bollette subiranno un calo consistente con la prossima rilevazione dell’Arera, l’autorità per l’energia.

A formalizzare il primo traguardo, la sostanziale indipendenza dalla Russia per quanto riguarda le forniture dalla Russia sono le parole della presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen, intervenendo nella plenaria del Parlamento a Strasburgo. Dall’inizio della guerra scatenata dalla Russia contro l’Ucraina, nell’Ue “ci siamo liberati completamente del carbone russo” e “siamo riusciti a smontare” la dipendenza dal petrolio di Mosca. Il presidente russo Vladimir “Putin ha deciso di tagliare dell’80% le forniture di gas e questo è stato un grosso errore strategico, perché ci siamo liberati dalla sua presa”.  

Altre parole, quelle del presidente di Arera Stefano Besseghini, che ha parlato a Radio 24, confermano che il trend per le bollette del gas si invertirà, e in maniera consistente, con le prossime rilevazioni: “Dipenderà da quello che accadrà nei prossimi venti giorni, sicuramente quel 20% del quale si sta parlando potrebbe essere una dato che si consoliderà a meno di fatti particolarmente strani nei giorni a venire”.  

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