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Caso Cannes, Schifani al Turismo: “Valutare sospensione in autotutela”

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Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ieri ha nuovamente sollecitato al dipartimento del Turismo l’invio di una relazione e di tutta la documentazione relativa alla partecipazione della Regione alla prossima edizione del Festival internazionale del cinema di Cannes, in quanto “nulla, ad oggi, nonostante l’urgenza, è ancora pervenuto alla Presidenza”, si legge in una nota di Palazzo d’Orleans. La vicenda è legata alla spesa di 3,7 milioni per l’evento “Sicily Women and Cinema finita sotto la lente d’ingrandimento della Corte dei Conti che ha aperto una fascicolo.

Nei giorni scorsi, Schifani, ha chiesto chiarimenti all’assessore regionale al Turismo, Francesco Paolo Scarpinato, sostenendo di ignorarne i provvedimenti. La questione è scaturita dopo un articolo del quotidiano La Sicilia che ha sollevato il caso. “Nel dettaglio – continua il comunicato diffuso oggi dalla Regione Siciliana – il presidente ha specificato che gli approfondimenti richiesti dovranno essere circostanziati e riguardare anche tutta l’attività istruttoria e, in particolare, l’attività di affidamento secondo l’art. 63 del Codice degli appalti (procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara)”.


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Con il documento inviato Schifani ha chiesto inoltre chiarimenti anche sui motivi della mancanza della fidejussione e in merito alla procedura in materia di certificazione antimafia, “non apparendo, allo stato, convincenti quelli dedotti in decreto“. La relazione e gli atti richiesti, inoltre, dovranno essere corredati da documentazione audiovisiva relativa alla edizione 2022 della manifestazione.

Offrendo il supporto della segreteria generale, del dipartimento regionale del Bilancio e Tesoro e dell’ufficio legislativo e legale, il presidente Schifani ha precisato che, “in esito agli approfondimenti”, l’Amministrazione regionale dovrà necessariamente valutare, tra le azioni da intraprendere, anche quelli in autotutela, totale o parziale, compresi gli atti cautelari, anche di sospensione, nell’ipotesi in cui si riscontrino responsabilità di qualsiasi tipo che possano causare danno, anche solo potenzialmente e anche solo d’immagine, alla Regione Siciliana.

 

 


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