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VIDEO | Con le moto dentro il Parco dell’Etna, biker li rimprovera e scatta l’aggressione

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Stava pedalando all’interno del Parco dell’Etna, a Catania, quando all’improvviso si è visto davanti alcuni motociclisti che alle sue rimostranze hanno reagito, non tutti, con un’aggressione fisica. La denuncia che ha fatto da cassa di risonanza è di Legambiente Catania che nella propria pagina Facebook ha condiviso un video dell’accaduto, in precedenza pubblicato dalla pagina “Inciviltà a Catania“. Quest’ultima raccoglie testimonianze di episodi di degrado nel capoluogo etneo, e per questo motivo ha condiviso la sequenza resa pubblica dall’utente Mario Zuccarello che non è coinvolto nell’accaduto.

L’episodio risalirebbe alla settimana antecedente al giorno di Natale 2022. Sembrerebbe che il biker indossasse una videocamera, probabilmente sul caschetto di protezione o installata sul manubrio della bici. Una casualità che ha permesso di filmare l’accaduto. Da quello che si intuisce dal video, pare che i motociclisti, che ovviamente non sarebbero potuti entrare a bordo delle due ruote all’interno di una riserva, fossero già stati ripresi da altri ciclisti e, all’ennesimo rimbrotto, avrebbero reagito con le maniere forti. Uno in particolare, come si vede dal video in alto, avrebbe subito reagito colpendo ripetutamente il “rivale” con dei colpi di casco.

Poi sarebbero intervenuti altri centauri, alcuni per dare manforte, altri per riportare la situazione alla calma. Durante l’aggressione, il ciclista avrebbe perso pure una scarpa ma non lasciandosi intimidire, ha continuato a ripetere che non sarebbero potuti entrare con le moto dentro la riserva. “Perché i motociclisti continuano ad attraversare impuniti il parco dell’ Etna?“, scrive Legambiente Catania nella propria pagina Facebook. “A cosa sono servite le istanze, le proteste, le segnalazioni, le denunce effettuate? Esiste lo Stato? A cosa servono le istituzioni?”.

“L’Etna, e il suo finto parco, sono abbandonati a se stessi”, scrive invece “Inciviltà a Catania“. “Capita di fare brutti incontri, come questo, con gente pronta a venire alle mani nonostante in torto marcio. Anzi, più che mani direi a colpi di casco e pedate (con gli stivali da moto). Gentaglia senza scrupoli, barbari dentro che con atteggiamento mafioso impongono la loro ignoranza. ‘Benvenuti nel parco dell’Etna, qui abusivismo, munnizza, mafia e scorrazzare in moto sono protetti’ “.
Il presidente del Parco dell’Etna, Carlo Caputo, dopo aver ricevuto il video “incriminato” ha informato la Procura di Catania. Stando alle sue parole, per i protagonisti della vicenda, che sarebbero stati quindi identificati, dovrebbe scattare una multa e il sequestro dei mezzi. “Ringrazio il Corpo Forestale per il lavoro d’indagine compiuto su mia segnalazione”, scrive su Facebook. “Un lavoro per nulla facile visto la mancanza di denunce. Mi sono fatto personalmente carico della denuncia, perché fatti del genere vanno condannati e combattuti”.
“Ciò detto, puntualizzo che il Parco dell’Etna non dirige alcun Corpo di vigilanza né dirige il Corpo Forestale. Affermo fin dall’inizio del mio mandato che l’Etna è un ‘condominio senza amministratore di condominio’. Tanti sono gli enti pubblici che operano ed ognuno con le sue competenze specifiche assegnate dalla Legge. Un accorpamento di competenze ad unico ente pubblico forse aiuterebbe ma sono riflessioni che lascio al futuro di chi può decidere”.
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