“Il mio obiettivo è di posare la prima pietra per la costruzione del Ponte di Messina entro due anni”. Lo ha annunciato il ministro Matteo Salvini, intervenendo in videocollegamento con la convention “Noi, il Mediterraneo” organizzato a Palermo. “Alla Sicilia costa di più non avere il ponte che averlo – dice – lo faremo, secondo studi. Il collegamento stabile farebbe risparmiare 140 mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica. Abbiamo le regioni Sicilia e Calabria che sono d’accordo, come anche il governo e l’Europa e se c’è qualche professionista del no, per me avrà poco spazio.
“Chi dice no al ponte dice no al lavoro e al futuro. Io conto di lasciare il mio mandato con i lavori in fase di avanzamento”. Servirà una legge speciale o sarà sufficiente il nuovo Codice degli appalti? “Ci stiamo ragionando, c’è un dibattito in corso tra gli esperti. C’è chi dice che serve un ‘modello Genova’, mentre altri sostengono che sia sufficiente l’attuale normativa. A me interessa partire con un progetto inattaccabile, ma deve essere un’opera che nei secoli dimostrerà l’ingegno e la bravura italiana”.
“Nell’ultimo Consiglio dei ministri abbiamo approvato il nuovo Codice degli appalti che vedrò la luce entro tre mesi. È emersa qualche critica assolutamente ideologica da parte di chi ritiene che procedure più veloci possano aiutare la criminalità, mentre è vero l’esatto contrario. Se invece di girare dieci uffici ne giri solo uno, è più difficile per il corrotto e il corruttore incontrarsi. Sarà un testo snello, con appalto integrato, che alza le soglie venendo incontro alle richieste dei Comuni per lavori di pubblica utilità”.