Coronavirus, anziani morti nelle Rsa: il Codacons chiede i risarcimenti e fa causa alle Regioni

Il Codacons ha intenzione di intentare causa alle Regioni che si sono rese protagoniste di comportamenti lontani da diligente buonafede, mettendo a repentaglio la salute dei pazienti, soprattutto di quelli anziani ospiti nelle Rsa. Al momento non è noto quali siano gli enti destinatari delle citazioni.

“Stiamo raccogliendo le adesioni a una maxi-class action contro Regioni e Asl per conto dei parenti degli anziani deceduti all’interno delle Rsa – spiegano – che potranno chiedere il giusto risarcimento in caso di errori, omissioni, negligenze e ritardi da parte delle strutture sanitarie e delle Amministrazioni competenti”. Per aderire all’iniziativa legale si può visitare il sito dell associazione  nella sezione dedicata.

Il Codacons ha già fatto causa allo Stato “siamo parte civile nei 48 procedimenti aperti dalla magistratura sulle nostre denunce proprio per chiedere i danni in caso di Coronavirus”, dice Carlo Rienzi, presidente dell’associazione dei consumatori.

“La possibilità di rivalersi sul servizio sanitario nazionale, per lo Stato, c’è eccome. È aperta anche una causa civile, una causa pilota, contro la Repubblica Popolare Cinese al Tribunale di Frosinone di una donna che si è ammalata e chiede il risarcimento al responsabile, secondo lei, della diffusione del virus”. 

“E poi i parenti, gli eredi delle vittime, soprattutto per le Rsa, di pazienti morti per incuria e omissioni di atti d’ufficio da parte delle Asl e dei presidenti di Regione che, se eventualmente responsabili, dovranno risarcire. Sul nostro sito – spiega Rienzi – c’è un appello in cui si invita a prendere contatto con il nostro staff legale che valuta la fattibilità, i margini per presentare denuncia. Se le omissioni o gli insufficienti provvedimenti da parte della pubblica autorità sussistono, il risarcimento è sicuro”.