Stangata in arrivo per gli italiani che vedranno aumentare di quasi il 60% la bolletta della luce. Un aumento che tuttavia è stato contenuto rispetto all’atteso, grazie a un intervento eccezionale dell’Arera per il quarto trimestre del 2022. Intervento che si somma a quelli del governo, pur non essendo in grado di limitare gli aumenti, ha ridotto al +59% l’aumento del prezzo di riferimento dell’energia elettrica per la famiglia tipo in tutela, rende noto l’Autorità in una nota.
Con un intervento straordinario, ritenuto necessario per le condizioni di eccezionale gravità della situazione, l’Arera, si legge in un comunicato, “limita l’aumento dei prezzi dell’energia elettrica per le famiglie ancora in tutela e, pur rimanendo su livelli molto alti, evita il raddoppio. “I prezzi all’ingrosso del gas, giunti a livelli abnormi negli ultimi mesi a causa del perdurare della guerra in Ucraina, dei timori sulla sicurezza dei gasdotti e delle tensioni finanziarie – sottolinea l’Arera – avrebbero portato ad un incremento del 100% circa, nonostante l’intervento del Governo con il decreto Aiuti bis”.
L’Autorità, per limitare ulteriormente gli aumenti dei prezzi su famiglie e imprese, “ha deciso di posticipare eccezionalmente il necessario recupero della differenza tra i prezzi preventivati per lo scorso trimestre e i costi reali che si sono verificati, anch’essi caratterizzati da aumenti straordinariamente elevati. Nel terzo trimestre 2022, in base ai dati di preconsuntivo, il prezzo unico nazionale dell’elettricità (Pun) infatti è pressoché raddoppiato rispetto al secondo trimestre 2022 e quasi quadruplicato rispetto al livello medio del corrispondente trimestre del 2021”.
In base a quanto previsto dal decreto “Aiuti Bis”, l’Arera anche per il IV trimestre è intervenuta sulle componenti degli oneri generali di sistema, azzerandole, sia per il settore elettrico che per il gas per la generalità degli utenti e confermando l’applicazione della componente negativa Ug2 a vantaggio dei consumi gas fino a 5.000 smc/anno. Questi interventi, assieme alla conferma della riduzione Iva sul gas al 5%, hanno comunque un impatto positivo su 30 milioni di utenze domestiche e oltre 6 milioni di piccole imprese, artigiani e commercianti.
L’Autorità ha fornito anche precise informazioni sui meccanismi di fatturazione nel corso del mese di ottobre in particolare indicando che verrà utilizzato, per le fatturazioni in acconto, il prezzo relativo al mese precedente. Tale meccanismo trova analoga applicazione anche per i mesi successivi. Sono poi stati introdotti specifici obblighi di trasparenza a carico dei venditori che, in caso di necessità di ricalcoli di prezzo rispetto a quanto precedentemente fatturato, dovranno non solo darne opportuna informazione in bolletta (come previsto dalle regole della Bolletta 2.0), ma anche creare un’apposita sezione sul proprio sito internet per spiegare, in maniera chiara e comprensibile, il motivo del ricalcolo e la modalità di determinazione dei prezzi. La fatturazione, se i sistemi del venditore lo consentono, potrà divenire anche mensile.