“Ancora non sappiamo se un progetto deve essere esecutivo, generico, di massima, e non sappiamo entro quanto tempo devono essere presentati. Poi circola una notizia pericolosa. Si dice che il governo avrebbe già un elenco di opere strategiche da realizzare, se fosse così sarebbe gravissimo. Non siamo mai stati interpellati”. A dirlo, in un’intervista al Mattino, è il governatore siciliano, Nello Musumeci, dopo l’incontro dei presidenti della Regioni del Sud sull’attribuzione delle risorse europee del Recovery Fund.
Per il presidente della Regione siciliana c’è un “luogo comune che diventa comodo alibi per un centralismo romano più attento al Nord” ossia quello in base al quale “le nostre classi dirigenti non siano nelle condizioni di progettare, spendere bene e in trasparenza. A volte è stato così nel passato, ma le classi dirigenti nuove – io sono stato eletto tre anni fa, De Luca ed Emiliano ci sono da cinque anni, Marsilio da uno – non possono pagare pregiudizi consolidati per responsabilità del passato”.
Secondo Musumeci quelle delle regioni del Sud non è “una sterile azione rivendicativa“, ma piuttosto il tentativo di “richiamare il governo sul dovere di applicare criteri obiettivi ed equi”.