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Martina Patti ha confessato di aver ucciso a coltellate la figlia Elena, 5 anni, scomparsa ieri a Mascalucia, in provincia di Catania. Dopo aver fatto riferimento al rapimento della bambina, la donna interrogata dagli inquirenti oggi ha indicato ai militari il luogo dove rinvenire il corpo della figlia (sotterrato in un campo vicino alla via Euclide di Mascalucia), quindi, sentita presso il Comando Provinciale dei Carabinieri alla presenza di magistrati dalla Procura di Catania, ha confessato l’omicidio. Ha detto di aver agito da sola dopo essere andata a prendere la figlia all’asilo, di aver usato un coltello da cucina e dei sacchi neri per nascondere il corpo nella terra.
Secondo quanto emerso, la donna avrebbe agito perché gelosa dell’attuale compagna dell’ex. Martina Patti, ricostruiscono gli investigatori, non avrebbe accettato che la figlia si affezionasse all’attuale partner del padre della bimba. Un coltello da cucina e cinque sacchi neri per nascondere la piccola dopo il delitto. Sono gli atroci dettagli del delitto. Dall’ispezione medico legale, emergerebbero numerose ferite da armi da punta e taglio alla regione cervicale e intrascapolare. I carabinieri l’ hanno trovata in parte sotto terra, all’interno di cinque sacchi neri della spazzatura.
Alessandro Del Pozzo, il 24enne padre di Elena, è stato sentito tutta la notte, insieme alla ex compagna poi fermata. Il giovane era stato accusato di rapina in passato ma era stato poi assolto. “La piccola Elena ha trascorso la sera prima del delitto insieme al papà, ai nonni paterni e alla nuova compagna del padre con la quale ha giocato. La bimba ha dormito con loro”. Lo afferma il comandate dei Carabinieri della provincia etnea, Rino Coppola.
+++ In aggiornamento +++
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